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Terziario. Qui!Group, Vanelli (Fisascat Cisl): “Alto rischio occupazionale, possibile effetto domino su tutte le società del gruppo e sugli esercenti in molte regioni italiane”

Roma 20 settembre 2018 – Sempre più complessa la situazione interessa la vertenza dei circa 600 dipendenti occupati nelle società del Gruppo italiano QUI!GROUP dichiarato fallito lo scorso 7 settembre dal Tribunale di Genova a fronte di un passivo di circa 326milioni di euro. La curatela fallimentare, al tavolo convocato al ministero dello Sviluppo Economico con i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, i consulenti delle aziende partecipate, gli assessori al Lavoro di Campania, Liguria, Lazio, Piemonte e Lombardia, ha annunciato la sospensione delle attività, che allo stato coinvolgerebbe 187 dipendenti diretti della società che si occupa della fornitura di buoni pasto, i quali vanterebbero crediti da lavoro per oltre 1milione e 800mila euro. La sospensione delle attività avrebbe un effetto domino anche sull’occupazione delle altre società controllate del gruppo; le ripercussioni anche per i 123mila esercenti presenti in Liguria, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania e Toscana che vanterebbero crediti per oltre 200milioni di euro.
Il dicastero, presente nella persona del vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, ha invitato la direzione societaria a proseguire le attività ed ha sollecitato un impegno comune volto a ricercare una soluzione. Il tavolo ministeriale tornerà a riunirsi il prosssimo 1° ottobre.
Per la funzionaria sindacale della Fisascat Cisl nazionale Elena Maria Vanelli presente all’incontro «è importante capire quali siano i numeri reali di questa vertenza, perchè il rischio occupazionale anche legato all’effetto domino è molto alto oltre al fatto che non si intravede una possibile prospettiva sulla continuità occupazionale». La sindacalista ha sollecitato «l’attivazione di ammortizzatori sociali dedicati per questi lavoratori, oltre la metà della città di Genova, città già martoriata dalla tragedia di questa estate».
Domani l’assemblea dei lavoratori nel capoluogo ligure deciderà le iniziative di mobilitazione da intraprendere a supporto della vertenza.

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