Roma, 5 marzo 2020 – “Ai tavoli tecnici di oggi presso il Ministero dei Trasporti per rilanciare l’autotrasporto merci e la logistica, così come abbiamo chiesto nella vertenza unitaria “Rimettiamo in movimento il Paese, aperta a giugno 2019, intendiamo anche affrontare l’emergenza coronavirus. Proporremo che il Governo faccia proprio l’avviso comune, firmato ieri da sindacati e associazioni datoriali, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori del settore dalle conseguenze economiche e sociali dell’epidemia. L’obiettivo è che tale avviso sia inserito nel prossimo decreto legge di contrasto all’emergenza coronavirus, così come abbiamo scritto già ieri allo stesso Mit”. Ne dà notizia la Fit-Cisl, aggiungendo che: “Le nostre richieste sono numerose e tutte finalizzate a sostenere un settore che rappresenta da solo il 10% del Pil nazionale. Tra l’altro, abbiamo chiesto in primis di facilitare l’accesso agli ammortizzatori sociali per le lavoratrici e i lavoratori del settore, sia dal punto di vista quantitativo che temporale, sburocratizzando la relativa erogazione.
Ci sembra anche fondamentale una regia nazionale per la gestione dell’impatto dell’emergenza sulla logistica e l’autotrasporto merci. Ad esempio riteniamo che debbano essere il Ministero dei Trasporti e quello degli Esteri a stilare l’elenco dell’operatività piena o parziale dei porti e aeroporti italiani, onde evitare iniziative frammentate e scollegate tra loro.
Abbiamo chiesto anche la sospensione temporanea del pagamento di imposte, mutui e altri pagamenti analoghi”.
Conclude la Fit-Cisl: “Come detto, vogliamo reagire rapidamente all’emergenza coronavirus , ma non dimentichiamo che il settore ha bisogno di interventi strutturali (come ad esempio il contrasto al caporalato), che si riproporranno con forza una volta esauriti gli effetti nefasti dell’epidemia. Ricordiamo che abbiamo elencato tutte le problematiche del settore e avanzato proposte per la loro soluzione nella vertenza unitaria “Rimettiamo in movimento il Paese”. Il Governo non lo dimentichi e affronti le problematiche quanto prima, in modo che, quando finirà l’emergenza coronavirus, la logistica italiana sarà più forte e pronta a sostenere la ripresa economica del Paese”.