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Trasporti. Mascia, Fit-Cisl: “Nel trasporto aereo parti sociali e istituzioni hanno svolto un efficace lavoro che si è dimostrato  vincente per tutti”

Pubblicato il 10 Ott, 2022


Il trasporto aereo italiano prima e dopo la pandemia da Covid-19 e il ruolo delle relazioni industriali. Questo il focus della Tavola Rotonda “Il ruolo delle relazioni industriali in Italia nella filiera del trasporto aereo prima e dopo la pandemia: il ruolo dello Stato e delle parti sociali” organizzata questa mattina dai ricercatori del progetto Viral presso il Cne, a cui ha preso parte il Segretario Nazionale della Fit-Cisl responsabile del trasporto aereo, Monica Mascia.Le organizzazioni confederali durante la pandemia hanno svolto un ruolo essenziale, sottolinea Mascia, attraverso la firma del protocollo per la sicurezza dei lavoratori il 20 marzo 2020, che ha permesso di creare le condizioni per mantenere standard elevati di sicurezza sul lavoro in termini di prevenzione del contagio, attraverso specifiche norme comportamentali-organizzative oltre che l’adozione di tutti i dispositivi di protezione individuale, garantendo la prosecuzione delle attività produttive del settore cargo,  trasporto delle merci, che in piena fase del Covid non si è fermato e ha garantito gli approvvigionamenti necessari al Paese.
Elemento fondamentale, inoltre, sottoscritto dal protocollo, prosegue il Segretario, è stato il blocco dei licenziamenti, un risultato non da poco per il settore che, a livello mondiale, ha registrato a nell’arco della pandemia l’espulsione dei 2/3 di lavoratrici e lavoratori. Questo intervento e la firma di ulteriori accordi integrativi a valle del protocollo, così come le misure degli ammortizzatori sociali garantiti per il personale, dimostrano che il lavoro svolto dalle organizzazioni confederali attraverso le relazioni industriali durante la pandemia, in sinergia con istituzioni e associazioni datoriali, è stato un lavoro vincente. Un risultato che ha creato le condizioni giuste affinchè, alla ripresa del traffico aereo, avvenuto molto prima delle previsioni che riportavano la data di ritorno alla normalità soltanto nel 2024, le aziende italiane mantenendo le professionalità interne fossero pronte per ripartire, preservandoci dalla crisi che ha investito i principali aeroporti europei solo pochi mesi fa e che ancora oggi ha degli strascichi evidenti.
La situazione determinata dalla pandemia ha fatto sì che i lavoratori tradizionalmente precari impiegati nel settore nell’ambito di quella contesto difficoltà hanno colto l’opportunità di trovare altre occupazioni più stabili. Per non perdere professionalità che non si costruiscono in un giorno è necessario procedere all’adeguamento degli stipendi, in linea con le retribuzioni del settore,  per garantire maggiore stabilità e restituire appeal a un comparto che, più di altri, risente delle crisi come guerre e pandemie.Il lavoro del sindacato non si conclude qui. La filiera del trasporto aereo è in continua evoluzione e ci riserva delle sfide importanti da affrontare in futuro, conclude Mascia, attraverso interventi strutturali di consolidamento e con l’obiettivo finale della decarbonizzazione, secondo le linee guida europee in tema di sostenibilità e trasporto green.

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