Roma, 21 dicembre 2018 – “Volotea è la compagnia aerea che paga meno in assoluto i suoi dipendenti basati in Italia. È ormai urgente l’intervento delle istituzioni per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in questione”, così dichiarano Fit Cisl, Anpac e Anpav in merito al vettore spagnolo.
“Volotea – proseguono le tre organizzazioni sindacali – rifiuta il dialogo con il sindacato e si rende responsabile di una serie di gravi violazioni: paga in media la metà rispetto alla penultima compagnia aerea in classifica, violando quindi il diritto a una congrua retribuzione previsto dall’art. 36 della Costituzione; non programma il numero minimo di giorni di riposo e ferie (d.lgs. 185/05); non rispetta il Codice civile italiano in materia di riconoscimento delle mansioni superiori; non tutela la privacy dei dipendenti; non consente di fruire dei congedi parentali secondo le tempistiche di preavviso minimo (5 giorni); non assegna gli avanzamenti economici di carriera secondo il principio della maggior anzianità; non rispetta il Regolamento Ue 83/2014 in ambito di nutrizione, modifica turnazione assegnata e risposi; non corrisponde al personale navigante gli importi arretrati spettanti definiti pro rata e potremmo continuare”.
“Come organizzazioni sindacali – concludono Fit Cisl, Anpac e Anpav – stiamo facendo il massimo a tutti i livelli per porre fine a questa situazione inaccettabile, ma occorre che anche le istituzioni competenti facciano la loro parte. Già l’Enac recentemente ha posto Volotea sotto esame per i tanti disservizi che ha causato, ma non è certo sufficiente: le lavoratrici e i lavoratori non possono più aspettare”.