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Unes Maxi. Sindacati: Siglata ipotesi accordo per rinnovo del contratto integrativo aziendale applicato ai 3.500 dipendenti della catena della grande distribuzione organizzata

Pubblicato il 29 Lug, 2025

Siglata l’ipotesi di accordo sul nuovo contratto integrativo aziendale applicato agli oltre 3.500 dipendenti della catena della grande distribuzione organizzata Unes Maxi presente sul territorio nazionale con più di 240 punti vendita.
L’intesa, siglata il 25 luglio a Milano dopo un lungo negoziato avviato in seguito alla decisione unilaterale aziendale di disdire a settembre 2024 il precedente CIA risalente al lontano 2010, contiene molti elementi di novità, con maggiori tutele normative, importanti previsioni in tema di organizzazione del lavoro, un sistema sperimentale di salario variabile, e norme di contrasto alla eccessiva flessibilità, per il bilanciamento tra vita privata e lavoro, salute e sicurezza.
L’ipotesi di accordo, con vigenza triennale dal 1° ottobre 2025 e che sarà sottoposta nelle prossime settimane al vaglio delle assemblee dei lavoratori, prevede un ampio pacchetto di novità. A cominciare dall’impianto delle relazioni sindacali, più strutturate con momenti di confronto periodico a livello nazionale e a livello territoriale e con l’aumento delle ore di agibilità sindacali, fino alle nuove misure su welfare e conciliazione vita-lavoro, inclusi permessi aggiuntivi per visite mediche diagnostiche/specialistiche e esigenze familiari, sostegno alla genitorialità con il riconoscimento di un ulteriore congedo retribuito pari a 5 giorni per il padre entro il primo anno di vita del figlio, esteso anche alle coppie omogenitoriali, e l’integrazione a carico azienda dell’indennità nei primi tre mesi di congedo parentale per garantire l’intera retribuzione, oltre alla possibilità di accedere al part-time fino al terzo anno di vita del bambino.
Tra i punti qualificanti anche il rafforzamento delle politiche di genere e di contrasto alle discriminazioni, oltre a strumenti di tutela specifici per chi subisce violenze sul luogo di lavoro e alla creazione di una Commissione paritetica (con monte ore di permessi retribuiti per ciascun componente). che interverrà per verificare ed integrare le misure adottate per garantire il rispetto delle norme volte a contrastare le discriminazioni e ogni forma di molestia nei luoghi di lavoro. La Commissione potrà valutare il riconoscimento di ulteriori indennità e permessi retribuiti finalizzati a garantire supporto economico alle persone vittime di violenza che abbiano necessità di attivare un percorso psicologico e l’individuazione di attività di natura formativa e informativa in merito al tema della violenza e della discriminazione di genere. È stato inoltre introdotto un congedo aggiuntivo a quanto previsto dal Ccnl in favore delle persone inserite in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere. La Commissione è anche finalizzata alla preparazione di campagne promozionali per l’utilizzo dei sistemi aziendali di whistelblowing.
Grande attenzione è stata data al tema dell’organizzazione del lavoro, tema su cui le parti si sono confrontate a lungo, anche a seguito della disdetta. Confermata la riduzione dell’orario settimanale a 38 ore, regolamentata la programmazione dei turni di lavoro in chiave più equa. Strutturato, inoltre, un sistema di regolamentazione e remunerazione del lavoro domenicale prestato su base volontaria, non scontato all’inizio della trattativa, con limiti alla prestazione obbligatoria, maggiorazioni salariali progressive dal 30% al 70% a seconda del numero di domeniche lavorate e il riconoscimento di almeno un weekend libero a quadrimestre per chi abbia svolto almeno 10 prestazioni domenicali. Il CIA inoltre prevede un miglioramento delle condizioni anche per i lavoratori con prestazione domenicale ordinaria.
Per la prima volta in Unes è stato introdotto un sistema sperimentale di salario variabile, con l’istituzione di un premio aziendale fino a 600 euro lordi annui, legato agli obiettivi di fatturato ed EBITDA, con la possibilità per i dipendenti di convertirlo in flexible benefits attraverso una piattaforma di welfare aziendale.
Rafforzata la tutela di tutti i lavoratori in materia di salute con la previsione di permessi retribuiti aggiuntivi, diritto all’utilizzo dei permessi retribuiti (PIR) o a forme di flessibilità dell’orario di lavoro per poter svolgere visite specialistiche. Confermata la tutela dell’integrazione al 100% della retribuzione in caso di malattia, ricovero ospedaliero e infortunio prevista dal precedente CIA. Sono poi state incrementate le casistiche previste dalla legge e dal CCNL per poter ottenere l’anticipo del Trattamento di fine rapporto. Previsto anche un sistema di cashback del 10% per la spesa dei dipendenti nei punti vendita Unes Maxi. Ai dipendenti con una prestazione giornaliera con orario continuato fino a 6 ore di lavoro giornaliere verrà inoltre riconosciuto un buono pasto del valore di 6 euro.
Sul mercato del lavoro l’intesa stabilisce il diritto di priorità nel passaggio da tempo parziale a tempo pieno e introduce al livello di confronto territoriale un esame a cadenza periodica sul ricorso al lavoro supplementare.
Sul fronte degli appalti l’accordo introduce un articolato molto ampio, con linee guida rigorose per la legalità e la tutela del lavoro anche prevedendo l’obbligo per l’appaltatore di applicare il contratto collettivo inerente l’appalto sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, l’impegno a non ricorrere al subappalto salvo rare eccezioni, e una clausola di recesso dai contratti in caso di violazioni gravi.
Soddisfazione in casa sindacale. “Questa ipotesi di accordo – dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – rappresenta un passo avanti importante per le lavoratrici e i lavoratori di Unes Maxi frutto di un intenso lavoro durato un anno che ha coinvolto attivamente delegate e delegati. Un risultato significativo, soprattutto alla luce della disdetta del precedente accordo, che rappresenta una conquista importante per le lavoratrici e i lavoratori di Unes, a difesa del diritto alla Contrattazione Integrativa Aziendale. Siamo riusciti a coniugare il miglioramento delle condizioni economiche e professionali con nuove misure di welfare, tutele innovative e un nuovo sistema di regole su orari e lavoro domenicale”. “È un’intesa che guarda al futuro – concludono – perché punta a rafforzare l’occupazione, il dialogo e la responsabilità sociale in una fase di forte trasformazione del settore della grande distribuzione organizzata”. applicato agli oltre 3.500 dipendenti della catena della grande distribuzione organizzata Unes Maxi presente sul territorio nazionale con più di 240 punti vendita.L’intesa, siglata il 25 luglio a Milano dopo un lungo negoziato avviato in seguito alla decisione unilaterale aziendale di disdire a settembre 2024 il precedente CIA risalente al lontano 2010, contiene molti elementi di novità, con maggiori tutele normative, importanti previsioni in tema di organizzazione del lavoro, un sistema sperimentale di salario variabile, e norme di contrasto alla eccessiva flessibilità, per il bilanciamento tra vita privata e lavoro, salute e sicurezza.L’ipotesi di accordo, con vigenza triennale dal 1° ottobre 2025 e che sarà sottoposta nelle prossime settimane al vaglio delle assemblee dei lavoratori, prevede un ampio pacchetto di novità. A cominciare dall’impianto delle relazioni sindacali, più strutturate con momenti di confronto periodico a livello nazionale e a livello territoriale e con l’aumento delle ore di agibilità sindacali, fino alle nuove misure su welfare e conciliazione vita-lavoro, inclusi permessi aggiuntivi per visite mediche diagnostiche/specialistiche e esigenze familiari, sostegno alla genitorialità con il riconoscimento di un ulteriore congedo retribuito pari a 5 giorni per il padre entro il primo anno di vita del figlio, esteso anche alle coppie omogenitoriali, e l’integrazione a carico azienda dell’indennità nei primi tre mesi di congedo parentale per garantire l’intera retribuzione, oltre alla possibilità di accedere al part-time fino al terzo anno di vita del bambino.Tra i punti qualificanti anche il rafforzamento delle politiche di genere e di contrasto alle discriminazioni, oltre a strumenti di tutela specifici per chi subisce violenze sul luogo di lavoro e alla creazione di una Commissione paritetica (con monte ore di permessi retribuiti per ciascun componente). che interverrà per verificare ed integrare le misure adottate per garantire il rispetto delle norme volte a contrastare le discriminazioni e ogni forma di molestia nei luoghi di lavoro. La Commissione potrà valutare il riconoscimento di ulteriori indennità e permessi retribuiti finalizzati a garantire supporto economico alle persone vittime di violenza che abbiano necessità di attivare un percorso psicologico e l’individuazione di attività di natura formativa e informativa in merito al tema della violenza e della discriminazione di genere. È stato inoltre introdotto un congedo aggiuntivo a quanto previsto dal Ccnl in favore delle persone inserite in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere. La Commissione è anche finalizzata alla preparazione di campagne promozionali per l’utilizzo dei sistemi aziendali di whistelblowing.Grande attenzione è stata data al tema dell’organizzazione del lavoro, tema su cui le parti si sono confrontate a lungo, anche a seguito della disdetta. Confermata la riduzione dell’orario settimanale a 38 ore, regolamentata la programmazione dei turni di lavoro in chiave più equa. Strutturato, inoltre, un sistema di regolamentazione e remunerazione del lavoro domenicale prestato su base volontaria, non scontato all’inizio della trattativa, con limiti alla prestazione obbligatoria, maggiorazioni salariali progressive dal 30% al 70% a seconda del numero di domeniche lavorate e il riconoscimento di almeno un weekend libero a quadrimestre per chi abbia svolto almeno 10 prestazioni domenicali. Il CIA inoltre prevede un miglioramento delle condizioni anche per i lavoratori con prestazione domenicale ordinaria.Per la prima volta in Unes è stato introdotto un sistema sperimentale di salario variabile, con l’istituzione di un premio aziendale fino a 600 euro lordi annui, legato agli obiettivi di fatturato ed EBITDA, con la possibilità per i dipendenti di convertirlo in flexible benefits attraverso una piattaforma di welfare aziendale.Rafforzata la tutela di tutti i lavoratori in materia di salute con la previsione di permessi retribuiti aggiuntivi, diritto all’utilizzo dei permessi retribuiti (PIR) o a forme di flessibilità dell’orario di lavoro per poter svolgere visite specialistiche. Confermata la tutela dell’integrazione al 100% della retribuzione in caso di malattia, ricovero ospedaliero e infortunio prevista dal precedente CIA. Sono poi state incrementate le casistiche previste dalla legge e dal CCNL per poter ottenere l’anticipo del Trattamento di fine rapporto. Previsto anche un sistema di cashback del 10% per la spesa dei dipendenti nei punti vendita Unes Maxi. Ai dipendenti con una prestazione giornaliera con orario continuato fino a 6 ore di lavoro giornaliere verrà inoltre riconosciuto un buono pasto del valore di 6 euro.Sul mercato del lavoro l’intesa stabilisce il diritto di priorità nel passaggio da tempo parziale a tempo pieno e introduce al livello di confronto territoriale un esame a cadenza periodica sul ricorso al lavoro supplementare.Sul fronte degli appalti l’accordo introduce un articolato molto ampio, con linee guida rigorose per la legalità e la tutela del lavoro anche prevedendo l’obbligo per l’appaltatore di applicare il contratto collettivo inerente l’appalto sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, l’impegno a non ricorrere al subappalto salvo rare eccezioni, e una clausola di recesso dai contratti in caso di violazioni gravi.Soddisfazione in casa sindacale. “Questa ipotesi di accordo – dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – rappresenta un passo avanti importante per le lavoratrici e i lavoratori di Unes Maxi frutto di un intenso lavoro durato un anno che ha coinvolto attivamente delegate e delegati. Un risultato significativo, soprattutto alla luce della disdetta del precedente accordo, che rappresenta una conquista importante per le lavoratrici e i lavoratori di Unes, a difesa del diritto alla Contrattazione Integrativa Aziendale. Siamo riusciti a coniugare il miglioramento delle condizioni economiche e professionali con nuove misure di welfare, tutele innovative e un nuovo sistema di regole su orari e lavoro domenicale”. “È un’intesa che guarda al futuro – concludono – perché punta a rafforzare l’occupazione, il dialogo e la responsabilità sociale in una fase di forte trasformazione del settore della grande distribuzione organizzata”.

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