Si è svolto oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro alla presenza del Ministro Urso, l’assessore Mantovan della regione Veneto e la provincia autonoma di Bolzano circa la proroga della concessione dei terreni ove opera l’acciaieria Valbruna della famiglia Amenduni.
Come Fim Cisl – dichiara in una nota il Segretario Nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò – riteniamo che il bando predisposto sia carente di dettagli e, soprattutto, di garanzie a tutela dei lavoratori, della continuità produttiva e della salvaguardia di un impianto siderurgico che rappresenta una realtà di rilievo per il territorio.
Abbiamo chiesto al Governo di adoperarsi con determinazione affinché una produzione che da decenni convive con la comunità di Bolzano – e che ne rappresenta parte della storia – non diventi l’ennesima crisi da gestire che distrugga un patrimonio strategico di produzione nazionale. Un’eventuale crisi del sito di Bolzano avrebbe inevitabili ripercussioni anche sullo stabilimento di Vicenza, che occupa circa 1.200 addetti. Complessivamente, il nostro impegno è rivolto alla salvaguardia di 1.800 lavoratori diretti e di ulteriori 7.000 appartenenti all’indotto per tutti i siti.
L’esperienza ci insegna che l’inerzia decisionale o gli interessi di piccole lobby hanno già portato in passato alla distruzione di asset siderurgici fondamentali per il nostro Paese. Come organizzazione sindacale ci impegneremo con tutte le nostre forze per impedire che un nodo burocratico inaccettabile ricada, ancora una volta, sulle spalle dei lavoratori” conclude la nota.