“La Federazione Nazionale Sicurezza della CISL esprime forte preoccupazione e sdegno per i ripetuti furti di attrezzature operative ai danni dei comandi dei Vigili del Fuoco, ultimo dei quali avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 ottobre presso la sede di via San Fidenzio a Padova, a poche settimane da un episodio analogo verificatosi nella caserma di Abano Terme. L’ultimo furto si è consumato ai danni di un distaccamento vvf anche in provincia di Roma (Tivoli) proprio ieri notte”. Lo dichiara in una nota Massimo Vespia, Segretario Generale della FNS CISL. “Ad essere sottratti sono ancora una volta dispositivi fondamentali per il soccorso tecnico urgente, come divaricatori, cesoie a batteria e strumenti da intervento su incidenti stradali. Strumenti ad alta tecnologia e dal valore economico elevato, ma soprattutto di vitale importanza per l’efficacia e la rapidità degli interventi di emergenza. Non siamo di fronte a episodi isolati o frutto del caso. Il ripetersi dei furti, con modalità simili e con identico bersaglio – le attrezzature da soccorso – solleva seri interrogativi: vi è il concreto rischio che tali strumenti siano finiti nelle mani di bande criminali organizzate, che li utilizzano per compiere furti, rapine o scassi, come già avvenuto in passato in alcuni contesti europei. A preoccupare ulteriormente è il possibile legame tra questi furti e l’impennata di episodi criminali registrata in varie regioni italiane. In più di un caso, secondo informazioni ufficiose, le modalità di effrazione e le attrezzature impiegate dai malviventi sembrerebbero compatibili proprio con quelle rubate ai Vigili del Fuoco, sollevando lo spettro di un uso strumentale delle dotazioni operative delle squadre di soccorso a fini delinquenziali. La FNS CISL chiede con fermezza: l’apertura di un’indagine coordinata e approfondita da parte delle Forze dell’Ordine, finalizzata a verificare eventuali connessioni tra i furti nelle caserme e il riutilizzo delle attrezzature in attività criminale; un intervento immediato dell’Amministrazione centrale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per garantire la sostituzione urgente degli strumenti sottratti e ristabilire la piena operatività dei comandi colpiti, l’adozione di misure straordinarie di sicurezza nei depositi e nei mezzi di servizio, inclusa la videosorveglianza e il rafforzamento dei sistemi di allarme e un monitoraggio continuo delle dotazioni. Ogni minuto perso – conclude Vespia della FNS CISL – è un minuto in meno nella risposta a un’emergenza. I Vigili del Fuoco non possono operare in condizioni di insicurezza o con equipaggiamenti ridotti. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire con tempestività, per garantire sicurezza ai cittadini e dignità al lavoro di chi ogni giorno rischia la vita per salvare quella degli altri”.