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Abruzzo. Insieme per ripartire. Imprese e sindacati presentano le loro proposte Documento unitario alla Regione: ecco come le forze sociali vedono il futuro dell’Abruzzo

Pubblicato il 22 Lug, 2020

Pescara, 22 luglio 2020.  Un pacchetto di proposte per far ripartire l’Abruzzo, contenente idee dedicate alle principali emergenze ed anche prospettive che riguardano il mondo delle imprese e dei lavoratori. E’ stato messo a punto da sedici sigle associative che rappresentano diversi mondi, esperienze e sensibilità; sigle che da mesi cercano un linguaggio comune per affrontare le diverse sedi di un confronto istituzionale mai tanto intenso come nel periodo che ha accompagnato l’emergenza Covid e la successiva fase di riapertura. Sigle espressione di agricoltura, artigianato, commercio, cooperazione, industria grande, piccola e media, servizi, oltre ai sindacati dei lavoratori.
Ventiquattro pagine, il documento è stato recapitato nei giorni scorsi al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; all’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo; ai componenti del comitato tecnico scientifico istituito dal Consiglio regionale per fornire indicazioni durante l’emergenza Covid-19 sulla gestione di alcune misure economiche; al presidente dell’Emiciclo Lorenzo Sospiri e ai consiglieri regionali sia di maggioranza che di opposizione.
Il nuovo testo contiene spunti e suggerimenti che spaziano davvero a 360 gradi, muovendosi tra i principali e più urgenti dossier che compongono l’agenda della politica regionale e delle varie forze economiche e sociali abruzzesi, fornendo indicazioni per ciascuno dei temi trattati in modo dettagliato, ricchezza di cifre e dovizia di riferimenti normativi. Vengono così affrontati capitoli come le infrastrutture, la burocrazia, il credito, il peso fiscale delle addizionali Irpef e Irap regionali; il turismo; il lavoro in sicurezza; le politiche del lavoro; l’industria; le leggi di settore; l’agroalimentare; gli investimenti; i trasporti; la digitalizzazione; la formazione; l’istruzione, l’università e la ricerca; il welfare territoriale; le aree interne.
Il robusto pacchetto di proposte messo a punto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, rappresenta dunque la base per un confronto cui le forze sociali abruzzesi si presenteranno – forse con pochi precedenti nella storia regionale – con un’unica voce. Che certo non elimina differenze di ruoli e vedute, ma vuol rappresentare un contributo alla coesione, ingrediente indispensabile alla ripresa dell’Abruzzo.

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