Lamezia Terme 19 aprile 2019 – “Le misure per rimettere in corsa la Calabria e permetterle dicompetere con altri territorio sono altre. Non è che ingessando praticamenteper sempre la Sanità si risolvono i problemi dei calabresi e si ridà un futuroalla regione”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale di Cisl CalabriaTonino Russo. “La Calabria – aggiunge – ha necessità una strategia di respiroche da un verso doti i territori di infrastrutture e dall’altro di interventifinalizzati a rendere ‘conveniente’ per imprese e cittadini di investire nellaregione. Come andiamo ripetendo da tempo entrambi sono per creare sviluppo econseguentemente occupazione in questa parte della Calabria”. “Per andare inquesta direzione – sottolinea ancora Russo – occorrono investimenti serie eimportanti per far ripartire opere pubbliche fondamentali per la Calabria comele opere per completare la statale 106 e l’autostrada. Per rendere veloce edrealmente efficiente il trasporto ferroviario su merci e per le persone e per crearele basi concrete di rilancio del porto di Gioia Tauro”. Su questo ultimoaspetto Russo ricorda “i 150 milioni ancora fermi e previsti dall’accordostipulato a luglio 2016 che prevedeva profondi interventi di riqualificazione”.“Il Governo ha annunciato lo sblocco di 100 milioni – spiega – ma dove sonoandati a finire gli altri. E poi perchéGioia non è stata inserita negli accordi siglati con il presidente cinese XiJinping sulla cosiddetta ‘Via della Seta’ come avevamo sollecitato”. “Comerestano da chiarire – elenca ancora Russo – alcuni aspetti importanti inerentila Sanità. Primo dato è che i Commissari, scelti dal Governo, costeranno 70mila euro in più e a pagare la spesa saranno sempre i calabresi. Altro aspettoè l’esatta quantificazione del deficit sanitario e a chi compete saldare questomontante. Ricordiamo che devono restituire al Sud la somma mancante del 34%della spesa ordinaria; (siamo circa 9% meno) per garantire Lep e Lea a questaparte del paese che continuano a considerare di serie B.
Inoltre questo Governonon spende una parola nella legge di bilancio per riequilibrare la spesa al sude restituire il maltolto”. “Sui 4.500 lavoratori Lsu-lpu ci aspettavamo –afferma ancora – un confronto e risposte concrete considerato come siamoarrivati alla proroga dei contratti e che comunque scadono a ottobre, noninsulti da parte del premier come l’invito a inoltrare richieste per reddito dicittadinanza”. “Ci saremmo aspettati insomma che il governo venendo in Calabria– continua il leader calabrese della Cisl – avrebbe annunciati questo tipo diazioni. Ma soprattutto avrebbe incontrato chi lavora quotidianamente sulterritorio come le rappresentanze sindacali e datori per conoscere da vicino ireali problemi che vive la regione e per concordare misure atte a superarli. Mainvece l’esecutivo ha preferito la strada dell’autoreferenzialità perpresentare interventi che suonano “vuoti” e tesi a mortificare nuovamente iterritori”. “Così – conclude Russo – il governo ha perso una buona occasione diimprimere una marcia nuova alla sua strategia economica per il Sud e per laCalabria finora assente e ha viceversa dimostrato ancora una volta che questaparte dell’Italia viene considerata esclusivamente come terra solo di conquistee di passerelle mediatiche”.