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Campania. Sicet: occorre attivare vere politiche della casa. Matteo Buono eletto nuovo segretario generale del Sicet regionale

Napoli, 21 novembre 2018 – “Attivare politiche e risorse per la fase emergenziale, a partire dalle morosità incolpevoli, quella strutturale rifinanziando vere politiche sociali della casa ed infine politiche fiscali soprattutto a favore degli inquilini, visto che con la cedolare secca i proprietari hanno già avuto forti attenzioni” E’ quanto ha affermato il segretario nazionale del Sicet, il sindacato inquilini casa e territorio, Nino Falotico nel corso dell’assemblea del sindacato oggi a Napoli, riunitosi per eleggere il nuovo segretario regionale. Il problema dell’ abitare è politico – ha proseguito Falotico- non c’è casa nei programmi dei partiti e nel contratto di Governo giallo-verde. Non si affronta il problema parlando solo di sgomberi. Ci sembra una politica non politica in quanto da tempo diciamo che bisogna attivare serie politiche abitative e stanziare maggiori risorse. Per questo pensiamo che sia giunto il momento di una Conferenza nazionale della casa da realizzare coinvolgendo le Confederazione e insieme all’Anci, Conferenza Stato- Regioni e Federcasa”.

Matteo Buono, già segretario generale della Cisl Salerno, è il nuovo segretario generale regionale del Sicet Campania, il Sindacato Inquilini Casa e Territorio. È stato eletto oggi nel corso del consiglio generale tenutosi presso  la sala riunione “Pierre Carniti” della Cisl Campania, alla presenza del segretario generale nazionale Sicet Antonio Falotico, il segretario confederale Piero Ragazzini e della segretaria generale della Cisl Campania Doriana Buonavita. Riportare al centro della politica regionale il diritto alla casa e welfare abitativo tra le priorità della nuova segreteria. “Le problematiche del settore non sono poche – ha affermato Buono- saremo impegnati per favorire progetti di rigenerazione urbana e rilancio di politiche di edilizia pubblica e di social housing. Per questo serve una seria programmazione pluriennale che riequilibri il rapporto tra offerta e domanda e faciliti la possibilità per le giovani copie e per chi ha un lavoro precario. Allo stesso tempo non bisogna sospendere quelle politiche di sostegno necessarie in un momento di difficoltà economica. La crisi in questi anni ha sottratto ingenti risorse al settore facendo scivolare il diritto alla casa in secondo piano. Basti pensare che il Fondo nazionale sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione assegnato alla Campania, rivolto alle famiglie con una alta incidenza del canone sul reddito, che nel 1999 era di quasi 76milioni di euro, è stato progressivamente ridotto fino all’azzeramento degli ultimi due anni”. Per il segretario confederale Piero Ragazzini “le questioni della casa e dell’abitare, devono tornare ad essere presenti e centrali nel dibattito politico e sindacale. La Cisl negli ambiti istituzionali in cui è deputata ad operare si impegna per dare il suo contributo ed essere vicina ai bisogni dei cittadini e dei lavoratori”. “Anche sul livello regionale dovranno essere valorizzati modelli per lo sviluppo del welfare abitativo- ha aggiunto Doriana Buonavita – Bisogna fare attenzione all’accesso ai livelli essenziali delle prestazioni che non siano diversi da regione a regione, la sinergia tra le politiche abitative, sociali e di welfare possono tirar fuori azioni utili a ridurre il disagio come una maggiore offerta di alloggi sociali e il miglioramento di quelli esistenti”.

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