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Campania. Whirpool: Apetino (Fim Cisl) e Buonavita (Cisl): incontro di oggi ennesima occasione persa. Governo e azienda non forniscono risposte per Napoli e Caserta.

Pubblicato il 21 Dic, 2020

Napoli, 21 dicembre 2020 – Si è concluso da poco incontro in video conferenza con il Ministero dello sviluppo economico, Ministero de Lavoro, azienda, regione e le organizzazioni sindacali.

A circa 50 giorni dall’ultimo confronto con il governo, anche oggi l’azienda non ha fornito quelle garanzie occupazionali e industriali necessarie per garantire un futuro lavorativo ai 357 lavoratori del sito di Napoli e Caserta.

Infatti anche per Caserta l’azienda non è stata in grado di dare una risposta certa sulla reindustrializzazione del sito di Carinaro ma di riproporre un incontro ad hoc ad gennaio.

In questo quadro di incertezza Whirpool ha affermato che dopo il 31 Dicembre non pagherà più la retribuzione piena ai lavoratori ma ricorrerà per il sito di Napoli ad un ammortizzatore sociale da valutare insieme al Ministero del Lavoro soltanto per traghettare il 31 marzo 2021 , giorno in cui scadrà il blocco dei licenziamenti. Il tutto per aprire una procedura di licenziamento collettivo per tutti i 357 lavoratori de sito partenopeo.

Come Fim e Cisl della Campania riteniamo inaccettabile una situazione del genere che aggiunge disperazione ad una situazione già fortemente compromessa dalla situazione pandemica.
Bisogna riconvocare subito un tavolo anche se fosse la notte di Natale affinché si possa garantire reddito alle lavoratrici e lavoratori di Napoli ed allo stesso tempo trovare una soluzione alla vertenza che va avanti orami da 20 mesi.
Riteniamo come Fim e Cisl della Campania che il Governo deve mettere in campo tutti gli strumenti necessari per evitare che il fallimento della vertenza Whirpool sia da apripista ad altre aziende multinazionali che non aspettano altro che abbandonare la Campania ed il suo tessuto industriale già fortemente colpito dalla crisi.” È quanto affermano i segretari generali di Cisl e Fim Campania Doriana Buonavita e Raffaele Apetino

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