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Abruzzo-Molise. Basta stragi nei cantieri. Le 10 proposte della FILCA CISL per rendere SICURI i cantieri edili

Pubblicato il 21 Feb, 2024


“Non possiamo restare inermi di fronte all’ennesima tragedia che si consuma nei luoghi di lavoro, – così ha commentato il Segretario Generale della Filca CISL AbruzzoMolise, Giancarlo De Sanctis, il caso di Firenze dove sono morti 4 lavoratori in un cantiere edile. “In Abruzzo e in Molise organizzeremo assemblee specifiche sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e presenteremo le 10 proposte della Filca CISL contenute in un documento proposto al Governo nazionale per rendere SICURI i cantieri edili:

  • 1. Scorporo del ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro
  • 2. Stessa garanzia contrattuale per tutta la catena dell’appalto
  • 3. Responsabilità in solido del committente
  • 4. Formazione obbligatoria per le imprese edili come prerequisito per iscriversi alla camera di commercio
  • 5. Formazione obbligatoria sulla sicurezza per tutti coloro che entrano in cantiere e per i lavoratori stranieri formazione obbligatoria di alfabetizzazione edile propedeutica al corso
  • 6. Obbligo di affidare i lavori complessi ad imprese specialistiche non di sola mano d’opera, con esperienza quinquennale, certificata per realizzare quella specifica lavorazione
  • 7. Premialità per le imprese asseverate dalla bilateralità edile e visite preventive obbligatorie del CPT e dei RLST nei cantieri
  • 8. Introduzione della figura del Promotore della Sicurezza, un consulente per le attività ispettive, con obbligo di presenza settimanale in cantiere
  • 9. Affidamento preferenziale dei lavori alle reti di impresa/aggregazioni con organizzazione aziendale volta alla qualità, alla professionalità ed alla responsabilità sociale di impresa
  • 10. Cartello digitale di cantiere.

“In un periodo così particolare per l’edilizia è fondamentale dare qualità e trasparenza al mondo delle costruzioni e proteggere i lavoratori edili dal rischio elevatissimo di infortuni sul lavoro. Si tratta di fatto di governare i cantieri privati, specialmente quelli più grandi o ad alta intensità di mano d’opera, con regole già esistenti nei cantieri pubblici, per fornire quei principi di trasparenza e digitalizzazione che permettano una partecipazione attiva e responsabile di tutti, – continua il Segretario della Federazione dei lavoratori dell’Edilizia della CISL denunciando che le varie cause degli infortuni nei cantieri edili:

  • I forsennati ritmi lavorativi dettati dai ristretti tempi di ultimazione dei lavori e dalla quantità di cantieri acquisiti da ogni singola azienda.
  • L’enorme domanda di mano d’opera che ha portato nei cantieri lavoratori senza esperienza professionale e senza conoscenza delle basilari norme di sicurezza del cantiere.
  • L’elevata presenza di mano d’opera straniera con scarsa conoscenza della lingua italiana e nessuna conoscenza della terminologia di cantiere.
  • L’incontrollata corsa al massimo guadagno attraverso fenomeni di illegalità nell’utilizzo di mano d’opera irregolare o nell’impiego di materiali mezzi e metodi non conformi alle prescrizioni progettuali o legislative.

“La nostra azione di tutela dei lavoratori punterà al potenziamento delle attività di sicurezza della nostra bilateralità, come la formazione, l’asseverazione, le visite dei tecnici dei CPT e soprattutto il preziosissimo lavoro di prevenzione svolto dai nostri RLST, il più efficace presidio di prossimità nei cantieri per la cultura e la prevenzione dei fenomeni infortunistici a difesa dei lavoratori edili”.        “Ogni infortunio sul lavoro rappresenta una sconfitta di tutti: lavoriamo per non perdere più, neanche un’altra sola volta, lavoriamo per vivere”, – ha concluso De Sanctis.

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