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Basilicata. Amatulli (Fnp Cisl): «Terza età protagonista. I pensionati non sono il passato da gestire, ma il presente da valorizzare per creare coesione sociale»

Pubblicato il 1 Lug, 2025

La Fnp Cisl Basilicata rilancia il proprio impegno per costruire un welfare locale fondato sulla partecipazione attiva delle persone anziane e sulla coesione territoriale. In un contesto di crescente fragilità demografica e sociale, soprattutto nelle aree più interne della regione, il sindacato dei pensionati richiama le istituzioni locali ad assumere un cambio di prospettiva: gli anziani non come soggetti da proteggere, ma come protagonisti del rilancio delle comunità. Una visione che affonda le proprie radici nel fertile terreno della partecipazione, da sempre cavallo di battaglia della Cisl. Secondo il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli «chi continua a descrivere i pensionati unicamente come soggetti fragili bisognosi di cure è vittima di un pregiudizio: i nostri anziani sono anche il cuore delle comunità e possono diventare, se adeguatamente coinvolti, agenti di sviluppo sociale e civile, perché dove c’è un anziano che resta, c’è una memoria che si custodisce, una relazione che si tiene viva, un legame con il territorio che non si spezza». Un cambio di prospettiva, quello della Fnp Cisl,  che si salda alla rivendicazione di un welfare locale capace di andare oltre la gestione dell’emergenza: «Occorre una visione sistemica che tenga insieme sanità di prossimità, servizi sociali, mobilità, cultura, e metta al centro le persone e non solo i parametri di spesa», ammonisce Amatulli.

In questo quadro, il sindacato dei pensionati della Cisl propone di rafforzare la contrattazione sociale territoriale, strumento essenziale per dare voce ai bisogni delle fasce più anziane della popolazione e orientare le politiche pubbliche locali: «Vogliamo più patti locali, più partecipazione reale, nella consapevolezza che la coesione sociale si costruisce coinvolgendo chi quei territori li vive ogni giorno, chi ne conosce le risorse e i limiti. È tempo di passare da una logica di assistenza passiva, in cui l’anziano è un mero percettore di sussidi e servizi, ad una logica di corresponsabilità che mette a valore il contributo generativo della terza età». La proposta della Fnp Cisl si colloca in un più ampio percorso di riconoscimento del valore sociale della popolazione anziana, che include anche iniziative culturali, momenti di socializzazione, educazione digitale e interazione intergenerazionale, con l’obiettivo di raccogliere istanze e sensibilità, condividere buone pratiche e promuovere un nuovo modello di welfare comunitario. «La solitudine non si combatte solo con l’assistenza – conclude Amatulli – ma anche con la partecipazione, la cultura, la dignità delle relazioni. In un tempo in cui tutto sembra frammentarsi, gli anziani possono essere il collante che tiene insieme le comunità. Ma per farlo, hanno bisogno di essere ascoltati, rispettati, valorizzati. Il nostro compito è restituire loro centralità e strumenti per far sentire più forte la voce della terza età».

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