«Le elezioni RSU del 14, 15 e 16 aprile rappresentano un passaggio cruciale non solo per rinnovare la rappresentanza nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche per riaffermare con forza il modello di sindacato riformista e contrattualista che la CISL incarna da sempre». È quanto afferma il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo che stigmatizza «la scarsa correttezza di quelle sigle sindacali che occupano spazi in modo spasmodico, si saldano alla politica e pure nei giorni elettorali fanno iniziative, anche nelle scuole». Cavallo rivendica che «in questi anni difficili, segnati da crisi economiche, emergenze sanitarie e trasformazioni profonde del lavoro pubblico, la CISL non ha mai ceduto alla tentazione del facile consenso. Al contrario, ha scelto con coerenza la via più complessa ma più utile per le persone che rappresenta: quella della responsabilità, della trattativa, della costruzione. Abbiamo fatto della contrattazione la nostra bandiera nella convinzione che che solo attraverso il dialogo, la proposta e l’accordo si possano produrre cambiamenti reali e duraturi nella vita delle lavoratrici e dei lavoratori».
«È questo l’argine più solido al populismo sindacale, che si nutre di slogan e contrapposizioni, ma che alla prova dei fatti si traduce in immobilismo e in un arretramento delle tutele. In Basilicata, come nel resto del Paese, la CISL ha dimostrato che si può essere autonomi dalla politica senza essere neutrali rispetto ai problemi, che si può essere riformisti senza rinunciare da essere intransigenti quando si tratta di difendere i diritti. Nel pubblico impiego, nella scuola, nell’università e nella ricerca, il nostro approccio contrattualista ha prodotto risultati concreti: dalla difesa della qualità dei servizi pubblici alla valorizzazione delle professionalità, dalla tutela dei diritti individuali alla costruzione di nuovi spazi di partecipazione sindacale. Il voto di aprile è quindi un’occasione per dire con chiarezza da che parte si sta: da quella di un sindacato che lavora, propone, contratta, che non si rifugia nei “no” ideologici, ma costruisce soluzioni concrete. È un’occasione per rafforzare una visione del sindacato come attore responsabile, capace di orientare il cambiamento. Invito tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori lucani a scegliere la CISL, a dare fiducia a chi crede nel valore della rappresentanza democratica, della contrattazione collettiva, della partecipazione. Ogni voto alla CISL è un investimento sulla qualità del lavoro pubblico, sulla dignità delle persone, sulla forza di una voce che sa farsi ascoltare con credibilità e competenza».