«Il recente via libera della Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali al disegno di legge delega sul nucleare sostenibile rappresenta un passaggio rilevante che impone oggi più che mai un approccio fondato sulla responsabilità, sulla trasparenza e sulla partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai lavoratori e dalle comunità». Lo afferma il segretario della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo sottolineando che «come nel suo costume la Cisl non non assume posizioni ideologiche sul tema del nucleare, ma rivendica che ogni scelta strategica per il futuro energetico del Paese venga assunta dentro un perimetro chiaro di confronto pubblico, di dialogo tra istituzioni, imprese, parti sociali e cittadini. Non sarebbero tollerabili fughe in avanti o colpi di mano come avvenuto in passato quando la comunità lucana seppe respingere con fermezza e coesione decisioni prese dall’alto rivendicando il diritto a decidere del proprio futuro. La transizione energetica e la sfida climatica sono emergenze che richiedono risposte concrete e pragmatiche. È giusto che il Paese esplori tutte le tecnologie disponibili, incluso il nucleare di nuova generazione, ma questo deve avvenire attraverso un percorso democratico e condiviso che rispetti i territori e valorizzi le competenze delle lavoratrici e del lavoratori. Tuttavia, occorre sgombrare il campo dalle opposte ideologie: da una parte gli entusiasti a prescindere, dall’altra quelli che dicono no a tutto. Al contrario, serve far maturare un approccio alla questione energetica che collochi il nucleare di nuova generazione nell’ambito di una strategia più ampia per la transizione energetica e la decarbonizzazione, dentro l’orizzonte della sostenibilità. Nessuna scorciatoia, nessuna imposizione: come Cisl proponiamo, non da oggi, una governance partecipata, coerente con la visione di un modello di sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo in grado di generare nuove opportunità occupazionali e di valorizzare il know-how energetico della nostra regione indirizzandolo verso nuovi orizzonti».