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Basilicata. Cisl: “Arlab. Dopo nomina del DG l’agenzia deve tornare a funzionare a pieno regime”

Pubblicato il 15 Set, 2021

Il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, e il segretario generale della Cisl FP Basilicata, Giusppe Bollettino, accolgono positivamente la nomina del nuovo direttore generale dell’Arlab con l’auspicio che “saprà riservare la giusta attenzione alle aspettative di tutto il personale, compresi i precari, da troppo tempo ingiustamente abbandonati al loro destino”. “Francesco Di Ginosa è un dirigente capace ed estremamente competente in materia, quindi con le carte in regola per affrontare e risolvere i molti problemi di un ente che negli ultimi tempi ha vissuto purtroppo un decadimento di notevole portata. Parliamo infatti di una struttura fondamentale per l’implementazione delle politiche attive del lavoro in Basilicata. Uno dei primi problemi che dovrà affrontare il neo direttore – spiegano Cavallo e Bollettino – è la cronica carenza di personale con una pianta organica che, anche per effetto di quota 100, ha toccato il limite oltre il quale è messa a serio rischio la funzionalità stessa degli uffici”.

Per Cavallo e Bollettino “vanno sbloccati sia il piano di rafforzamento del personale dei centri per l’impiego annunciato nel 2019, che prevede nel triennio 2020-2022 l’assunzione in Basilicata di ben 119 unità lavorative, sia la stabilizzazione dei tanti precari che hanno maturato da tempo i requisiti previsti dalla legge Madia e che quotidianamente, con estrema professionalità, garantiscono importanti servizi”. I due sindacalisti della Cisl evidenziano “l’incomprensibile e generalizzato immobilismo di un ente che svolge un ruolo cruciale in materia di orientamento, formazione e lavoro e che, soprattutto, gestisce i servizi per l’impiego, essenziali per la creazione di nuovi posti di lavoro e per il reinserimento di coloro che il lavoro lo hanno perso”.

“Ulteriore spina da affrontare è il destino dei navigator, con il contratto in scadenza il 31 dicembre, cui la legge ha affidato il compito di provvedere alla formazione dei fruitori del reddito di cittadinanza. Alla luce di questa situazione – concludono Cavallo e Bollettino – risulta evidente che le problematiche a livello nazionale e locale non mancano, bisogna solo avere buon senso nel saperle affrontare in maniera celere e razionale, servendosi dell’importante ausilio delle parti sociali, in grado di fornire un contributo fondamentale per la loro risoluzione”.

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