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Basilicata. Dazi, Cavallo (Cisl reg.le): “Valutare con attenzione gli effetti sull’occupazione, confronto aperto anche alle forze sociali”

Pubblicato il 29 Lug, 2025


 
Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo accoglie con favore la dichiarazione dell’assessore regionale allo sviluppo economico Francesco Cupparo in merito alla necessità di monitorare gli effetti dell’intesa sui dazi tra Stati Uniti e UE, che prevede una tariffa del 15% su una serie di prodotti europei, con potenziali ricadute anche sull’export lucano. «È un bene che la Regione si adoperi per attivare un confronto con le forze produttive del territorio. Tuttavia, tale confronto deve includere anche le organizzazioni sindacali come rilevante parte in causa della vicenda perché in un contesto economico fragile e fortemente dipendente dal comparto manifatturiero – specifica Cavallo – anche un impatto indiretto dei dazi può innescare tensioni sull’occupazione, soprattutto in settori già esposti a criticità come l’automotive e l’agroalimentare. I dati ci dicono che se da un lato l’esposizione diretta delle esportazioni lucane verso gli Usa è relativamente bassa, pari a circa il 7 per cento, dall’altro l’elevata concentrazione settoriale, in particolare il peso del settore automobilistico, che incide per oltre l’80 per cento dell’export complessivo della Basilicata, rende il sistema produttivo lucano vulnerabile anche ad oscillazioni parziali dei mercati esteri».
 
«È fondamentale che l’eventuale impatto dei dazi – prosegue il segretario della Cisl – venga valutato non solo in termini di impatto sui volumi commerciali, ma anche rispetto ai potenziali riflessi diretti e indiretti sui livelli occupazionali. Per questo rivendichiamo che, accanto alle imprese, siano coinvolte le organizzazioni sindacali nel tavolo di confronto annunciato dalla Regione al fine di condividere un’analisi puntuale, comparto per comparto, e per costruire insieme eventuali misure di mitigazione». Secondo Cavallo «l’imposizione di dazi al 15 per cento è una misura dell’attuale debolezza politica dell’Unione Europea, paralizzata da interessi e veti incrociati, e la conseguente necessità di rafforzare l’integrazione completando il rafforzamento delle istituzioni europee e la loro legittimazione democratica. La risposta a sfide complesse come quella dei dazi – aggiunge Cavallo – passa anche per un nuovo patto sociale territoriale che metta al centro il lavoro, le competenze e la partecipazione dei corpi sociali intermedi alle scelte strategiche per il futuro della nostra regione. Abbiamo bisogno di una Basilicata che sappia affrontare i cambiamenti globali non con chiusure difensive ma con spirito proattivo, promuovendo filiere sostenibili, export di qualità e relazioni industriali improntate alla partecipazione e alla responsabilità, valori guida per affrontare e governare con autorevolezza la complessità del mondo contemporaneo».
 

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