Una storia paradossale che sembra non avere fine: è quella che vede protagonisti – loro malgrado – gli ex dipendenti del consorzio industriale di Potenza, in liquidazione coatta amministrativa dal 2021, che da ben quattro anni attendono il pagamento del trattamento di fine rapporto. A riportare la notizia all’attenzione dell’opinione pubblica è la Femca Cisl che più volte in passato è intervenuta sulla spinosa questione. «Finora è stato liquidato solo circa il 30 per cento delle spettanze totali maturate dai lavoratori», spiegano il segretario generale Massimiliano Mincuzzi e il segretario regionale Domenico Pellettieri, evidenziando che «nonostante siano trascorsi quattro anni dalla conclusione del rapporto di lavoro e nonostante i numerosi solleciti a tutte le istituzioni coinvolte, la situazione rimane bloccata».
Un percorso travagliato quello del consorzio industriale di Potenza: messo in liquidazione coatta amministrativa nel 2021 per effetto di una situazione finanziaria ormai diventata ingestibile e affidato a due commissari straordinari: prima Giuseppe Fiego che a fine 2022 versò una prima quota di circa il 30 per cento del Tfr con l’impegno di definire un piano per saldare la parte restante, poi sostituito dall’attuale commissario, nonché amministratore unico di ApiBas, Luigi Vergari. Nel frattempo, i lavoratori interessati sono stati assorbiti da Acquedotto Lucano, ma del promesso saldo del Tfr nemmeno l’ombra. Di qui il nuovo intervento della Femca Cisl. Mincuzzi e Pellettieri spiegano che «da circa un anno, con la nomina del nuovo liquidatore Luigi Vergari, non ci sono stati ulteriori sviluppi o comunicazioni riguardo al pagamento delle somme ancora dovute. Questo nonostante gli impegni assunti dallo stesso Vergari di liquidare le spettanze derivanti dal Tfr ai lavoratori del disciolto consorzio industriale utilizzando gli importi derivanti dalla vendita dei cespiti consortili, importi che ci risultano essere stati regolarmente incassati».
Tuttavia, ad oggi, «l’impegno di liquidare il saldo del Tfr agli ex dipendenti del consorzio è stato disatteso e nonostante le innumerevoli richieste e sollecitazioni rivolte a tutte le istituzioni coinvolte non è giunta alcuna risposta concreta», denunciano Mincuzzi e Pellettieri. A fronte di questa inerzia prolungata, la Femca Cisl Basilicata ha chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale Vito Bardi, all’assessore Francesco Cupparo e al commissario straordinario Luigi Vergari con il preciso obiettivo di individuare una soluzione rapida per garantire ai lavoratori il pieno riconoscimento del loro Tfr in quanto creditori privilegiati e mettere la parola fine a questa incresciosa vicenda.