La violenza contro le donne è un problema degli uomini. È questo lo slogan scelto dalla segreteria regionale e dal coordinamento donne della Cisl Basilicata per la campagna di sensibilizzazione in occasione la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Nel capoluogo, la segretaria regionale Luana Franchini interverrà all’iniziativa promossa dal Comune di Potenza sul tema «Il mondo salvato dai ragazzini e dalle ragazzine: una giornata con Elsa Morante nel quarantennale della sua morte». A Matera, invece, al Casal Dragone, alle 17:00, la Cisl presenta il progetto «La sicurezza nelle tue mani: corso di autodifesa e consapevolezza femminile». Interverranno la responsabile del coordinamento donne della Cisl Margherita Dell’Otto, l’ideatrice e coordinatrice del progetto Mariantonietta Calcoli e l’istruttore Cosimo Cifarelli. Nel corso della presentazione si terrà una lezione dimostrativa aperta a tutte le donne interessate e si raccoglieranno le adesioni per la definizione del calendario delle attività. «In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il coordinamento donne della Cisl Basilicata rilancia con forza un appello che ci vede impegnati tutti i giorni in ogni contesto delle nostre attività: la violenza di genere non può e non deve essere considerata un problema solo femminile. È una responsabilità degli uomini e necessita del loro attivo coinvolgimento per essere sradicata», spiegano la segretaria regionale della Cisl Luana Franchini e la coordinatrice donne Margherita Dell’Otto.
«È fondamentale – continuano – superare una narrazione che relega la lotta alla violenza nell’ambito esclusivo delle vittime. La frequenza degli atti di violenza e dei femminicidi non accenna a diminuire: ogni tre giorni una donna è vittima di femminicidio; secondo i dati Istat una donna su tre in Italia ha subito una violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita; i dati dimostrano che gli atti violenti sono commessi, nella stragrande maggioranza dei casi, da uomini di ogni età, di ogni classe sociale. Per questo, l’azione di sensibilizzazione, educazione e prevenzione deve necessariamente porre gli uomini al centro della riflessione, non come destinatari passivi, ma come agenti di cambiamento. Non si può combattere efficacemente la violenza contro le donne senza affrontare le sue radici culturali e sociali, che risiedono in stereotipi di genere e in un concetto distorto di potere. Gli uomini devono essere i primi alleati in questa battaglia, disconoscendo i modelli tossici e promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza fin dall’infanzia. La violenza non è un problema di donne: è un problema creato e perpetrato dagli uomini, e solo riconoscendo questa responsabilità si può avviare un vero cambiamento», concludono Franchini e Dell’Otto.
Nella foto il flashmob organizzato venerdì scorso dalla coordinamento donne della Cisl a Matera.


