La situazione degli ex lavoratori del Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza (in liquidazione) resta incerta. A quattro anni dall’inizio di una lunga e snervante attesa per la liquidazione del trattamento di fine rapporto, la Femca Cisl Basilicata accoglie con favore l’iniziativa del presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella, pur manifestando forti perplessità sulla strada intrapresa dalla Giunta Bardi. In una nota ufficiale congiunta, il segretario generale Massimiliano Mincuzzi e il componente di segreteria Domenico Pellettieri esprimono il plauso del sindacato per l’operato di Pittella, riconoscendo «l’attenzione e la tempestività con cui il presidente Pittella e il suo staff hanno dato seguito alle richieste degli ex dipendenti del Consorzio». Un intervento che, secondo Mincuzzi e Pellettieri, «arriva in un momento cruciale, poiché la pazienza dei dipendenti è al limite. Alcuni ex lavoratori, esasperati da una situazione che si trascina da troppo tempo, hanno già espresso l’intenzione di intraprendere azioni disperate se non arriverà una soluzione concreta e immediata. È proprio in questo contesto di estrema urgenza che come Femca Cisl ribadiamo la nostra ferma opposizione ad un percorso che potrebbe rivelarsi un vicolo cieco», sottolineando i due sindacalisti, secondo cui «l’amministrazione rischia di lasciare i lavoratori in balia di una decisione dagli esiti incerti e dai tempi indefiniti. Saremmo tutti in balia di Vergari?», si chiedono Mincuzzi e Pellettieri, evidenziando «il timore che una burocrazia estenuante possa vanificare ogni sforzo». Per la Femca Cisl «l’unica soluzione ritenuta valida e percorribile rimane quella delineata da Marcello Pittella: una legge regionale che, in vista del prossimo assestamento di bilancio, stanzi degli importi con una destinazione vincolata, specificamente pensati per liquidare il Tfr dovuto a tutti gli ex lavoratori. Un percorso chiaro e diretto che rappresenta l’unica via per dare una risposta definitiva a chi aspetta da troppo tempo», concludono Mincuzzi e Pellettieri.