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Forestazione. Fai Cisl Basilicata: “Su avviso pubblico inserimento ex Tis e Rmi, urgente incontro congiunto con i due assessori Cicala e Cupparo”

 
“Con l’apertura dell’avviso pubblico di inserimento al lavoro dei lavoratori ex RMI e ex TIS da parte della Regione Basilicata avvenuto il giorno 10 Maggio 2025 si apre l’opportunità per la platea dei lavoratori economicamente svantaggiati di essere inseriti nelle attività idraulico-forestali”. LO dichiara Raffaele Apetino Segretario Generale Fai Cisl Basilicata in una nota che così prosegue:

“I circa 800 lavoratori che sembrano abbiano dato disponibilità ad essere inseriti si aggiungono ai 900 lavoratori già presenti nel progetto SAAP (Servizi agro-ambientale-aree-produttive) e ai circa 2200 presenti nel settore forestazione, per un totale complessivo di quasi 4000 unità, tutti in capo al Consorzio di Bonifica della Basilicata.
Il risultato positivo in termini di risposta sociale ad una vertenza lunga quasi un decennio richiede la necessità di garantire nel tempo una prospettiva per tutta la platea dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati nel settore delle forestazione. Abbiamo evidenziato con enorme chiarezza, anche nell’ultimo incontro in Regione che per il settore idraulico-forestale non è più possibile affrontare le questioni a compartimenti separati visto che ad oggi i lavoratori della forestazione fanno riferimento all’assessorato alle politiche agricole e quelli dei SAAP e EX TIS-RMI all’assessorato alle attività produttive.”
È necessario affrontare una discussione sindacale unica almeno per quanto riguarda la prospettiva futura allineando le scelte politiche, le risorse, le giornate di lavoro e la garanzia sulle spettanze delle mensilità.
Siamo molto preoccupati come FAI CISL Basilicata vista l’esperienza degli anni scorsi, della tenuta complessiva del settore forestazione che riteniamo importante e necessario per la regione Basilicata sia dal punto di vista occupazionale che dal punto di vista delle prospettive a difesa del territorio.
E’ importante che questo settore abbia un ricambio generazionale importante fermo da oltre 15 anni, un settore in cui l’età media delle maestranze supera i 55 anni di età, da un lato per garantire un ricambio professionalizzato e dall’altro dare un risposta sociale per arginare lo spopolamento soprattutto delle aree interne.
Come Fai Cisl non siamo interessati alla competizione politica dei due assessorati all’ agricoltura e alle attività produttive, ma siamo esclusivamente concentrati sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori che per quanto ci riguarda devono avere le stesse tutele sia per quanto riguarda l’aumento delle giornate che sul pagamento degli stipendi.
Per questo e non solo, è importante che il Presidente delle Regione Bardi si faccia promotore di un tavolo congiunto in tempi brevi con la presenza dell’Assessore Cicala, l’Assessore Cupparo e le organizzazioni di Fai, Flai e Uila in primis per avere certezza sulle risorse da reperire dato che rispetto al 2024 in cui sono serviti circa 46 milioni di euro, nel 2025 ne serviranno almeno 73 milioni di euro.
Come FAI Cisl della Basilicata insieme alle altre organizzazioni sindacali FLAI e UILA abbiamo sempre dimostrato responsabilità e apertura al confronto ritendo che la via della concertazione sia la strada giusta per la risoluzione dei problemi e ci aspettiamo in tempi brevi la stessa responsabilità da parte della Regione Basilicata”.

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