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Campania. Convegno su desertificazione bancaria, Buonavita (Cisl regionale): “Necessaria ed urgente l’acquisizione di competenze per utilizzare tutti i fondi europei”

“È necessaria ed urgente l’acquisizione di competenze per utilizzare tutti i fondi europei.  Bisogna valorizzare le eccellenze per creare un sistema di rete permanente che preveda buone prassi. Ognuno deve mettere sul tavolo ciò che sa fare – ha affermato Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania al convegno “Quali politiche per la coesione territoriale nel contesto della desertificazione bancaria” che si è tenuto oggi a Napoli. cui ha partecipato anche il segretario generale di FirstCisl Riccardo Colombani. “Occorrerebbe una strategia e una maggiore attenzione da parte della politica – ha aggiunto Bonavita . per evitare che le debolezze strutturali del nostro territorio frenino lo sviluppo e i vantaggi che potrebbero arrivare dall’uso delle risorse che invece dovranno servire anche a ridurre i divari territoriali oltre che promuovere e favorire la ripresa economica soprattutto delle aree interne”.

“La desertificazione bancaria discende direttamente dal gran numero di fusioni che negli ultimi anni hanno portato le prime cinque banche del Paese a controllare oltre il 50% del mercato domestico edall’ossessiva volontà di ridurre i costi operativi. E’ un fenomeno che ha colpito in modo più duro il Sud”. Ha dichiarato il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani nel corso del convegno. “Oggi la Campania è l’unica regione italiana nella quale le banche hanno abbandonato anchecomuni di grandi dimensioni: un problema per tante imprese e soprattutto per le famiglie, aggravato dal bassissimo utilizzo dei servizi bancari on line”. Lo ha dichiarato il nel corso del convegno “Quali politiche per la coesione territoriale nelcontesto della desertificazione bancaria” che si è tenuto oggi a Napoli.“C ’è un problema anche sul versante della legalità. Il fondamentale contributo del sistema bancario al contrasto del riciclaggio – ha aggiunto Colombani – si scarica sui pochi presidi operativiesistenti, con un incremento dell’esposizione personale per quelle lavoratrici e quei lavoratori chesono obbligati per legge alla collaborazione attiva per la segnalazione delle operazioni sospette. Ilrischio, specie in un periodo di forti difficoltà economiche, è che la criminalità acquisisca ilcontrollo di marchi e filiere produttive dell’economia regionale”.“Sarebbe opportuno – ha proseguito – dar vita in ogni regione ad Osservatori con funzioniconsultive riguardo ai risvolti economici e sociali delle politiche creditizie prima di tutto, ma anchedei modelli di consulenza in materia di servizi d’investimento che sono determinanti per coniugarela tutela del risparmio e l’interesse del Paese. Un obiettivo, quest’ultimo, che ci ha spinto a proporre la costituzione di un Fondo Nazionale d’Investimento nell’Economia Reale (FINER). Gli Osservatori Regionali del Credito – ha concluso Colombani – dovrebbero essere guidati direttamente dai Presidenti di Regione e partecipati da sindacati, associazioni d’impresa, associazioni bancarie,associazioni dei consumatori e Guardia di Finanza” ha concluso.  

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