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Campania. Riforma Sanità: Cisl e Funzione Pubblica presentano referendum su nuovo modello. VIA ALLA RACCOLTA DELLE FIRME

Pubblicato il 2 Feb, 2022
Un referendum per un vero rilancio della medicina territoriale e di prossimità attraverso un riassetto organizzativo di un nuovo modello di Sanità in Campania.
E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali della Cisl Campania e della Funzione Pubblica regionale Doriana Buonavita e Lorenzo Medici. “Il fattore tempo – ha affermato Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania – ritengo sia ormai scaduto. La situazione pandemica ha messo a dura prova tutti noi e la Sanità sta pagando un prezzo altissimo in termini di non cura dei malati oltre il covid. Nulla di quello che avremmo potuto mettere in campo è stato poi attuato. Nonostante le pressanti richieste fatta alla Regione non abbiamo la determinazione del fabbisogno assistenziale, non abbiamo in maniera chiara e dettagliata la consistenza dei precari che ancora ci sono in sanità e soprattutto notizie sulla quantità di  risorse da investire nel pubblico e nel privato e i fondi arrivati anche in Campania per fronteggiare la pandemia, come sono state spese e soprattutto non siamo a conoscenza dell’iniziativa che la Regione intende mettere in campo per quel che concerne la medicina territoriale. Il nostro obiettivo è quello di intervenire strutturalmente sul modello del servizio sanitario regionale per riportarlo a livelli accettabili dopo anni di tagli indistinti e scelte sbagliate che lo hanno reso del tutto inadeguato a garantire standard qualitativi di assistenza. Per questo chiediamo alla Regione di investire nella medicina territoriale, in una sana integrazione tra pubblico e privato, piani assunzionali, stabilizzazione precari con requisiti previsti dalle norme, rendicontazione e confronto sui costi di beni e servizi per ottimizzare e rendere più funzionale il sistema sanitario campano”.
“La pandemia – ha incalzato Lorenzo medici, segretario generale della Fp Cisl Campania – ha dimostrato che il modello attuale di sanità non va. Si ingolfano gli ospedali, non si danno risposte alle altre malattie, a partire da quelle severe. La soluzione è nella medicina territoriale, utilizzando al meglio i fondi del PNRR per creare strutture di prossimità, con Asl scorporate dagli ospedali, e nella creazione di distretti in grado di dare risposte ai bisogni di salute. Puntiamo a raccogliere 50 mila firme per un referendum partecipativo chiamando al voto i cittadini della Campania. È la prima volta che succede. Applichiamo l’articolo 15 dello statuto, pronti a fermare la macchina se la Regione condivide la nostra proposta, che è l’unica possibile per una sanità efficiente ed efficace, in grado di coniugare le altissime professionalità esistenti nel settore con una organizzazione ottimale”.

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