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Campania. Sanità: referendum Cisl. Mercoledi 6 luglio convegno con Doriana Buonavita e Lorenzo Medici

Pubblicato il 4 Lug, 2022



Decongestionare i Pronto Soccorso negli ospedali, garantire l’assistenza socio sanitaria e domiciliare integrata, riequilibrare il rapporto pubblico-privato del servizio sanitario regionale, costruire una medicina territoriale al servizio dei cittadini, adeguare gli organici ai bisogni sanitari reali con un piano straordinario di assunzione a partire dal superamento di tutto il precariato. Sono questi i punti salienti del referendum lanciato dalla Cisl Campania e dalla Fp Cisl regionale e del quale se ne discuterà mercoledì 6 luglio dalle ore 10 presso l’Auditorium Isola C/3 del Centro Direzionale di Napoli.  Introdurranno i lavori  Lorenzo Medici, segretario generale Cisl FP Campania e Antonio Maglio, segretario generale dei pensionati della  Cisl Campania. Relazionano Paolo Galluccio, avvocato,  Antonella Guida, dirigente medico – Eumed Direttore Dip. Sanità,  Sergio D’Angelo, presidente Gesco Campania, Antonio Borea, presidente regionale Confcooperative,  Raffaele Sellitto, presidente Fed. Sanità Campania Confcooperative.  Intervengono Doriana Buonavita, segretaria generale Cisl Campania e Maurizio Petriccioli, segretario generale Cisl FP Nazionale. Le conclusioni sono affidate ad Ignazio Ganga, segretario Confederale CISL Nazionale.  Modera Luciano Buglione.     “Il tema della salute dei cittadini campani è per la nostra Organizzazione tema imprescindibile per le questioni di merito e per il metodo con cui vengono praticate le scelte dalla Regione Campania – affermano Buonavita e Medici –  il referendum è volto alla rimodulazione della Sanità territoriale tenendo in particolare considerazione la cura dei bisogni delle persone più anziane e fragili e all’attivazione di  procedure riequilibranti dell’offerta dei servizi tra il pubblico e il privato per la salute del cittadino. Inoltre è fondamentale la riconsiderazione del Fondo Nazionale Sanitario destinato alla Campania così come è necessario iniziare ad appurare la spesa sanitaria nella sua complessità, a cominciare da tutti i costi che si annidano nella voce beni e servizi e quindi, per dare maggiore trasparenza e maggiore rigore nell’utilizzo delle risorse economiche, vigilare perché tutto, a cominciare dagli appalti nella sanità, sia rispettoso delle norme vigenti”.

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