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Campania. Stellantis. Trapani (Fim Cisl Napoli): “L’eco bonus non basta, il Governo ci convochi”

Pubblicato il 1 Feb, 2024

“Le dichiarazioni dell’ad di Stellantis  Tavares, che individua in Mirafiori e Pomigliano stabilimenti a  rischio tagli, confermano le preoccupazioni sollevate da noi oggi al  tavolo automotive al Mimit”.   E’ quanto sostiene Biagio Trapani, segretario generale della Fim Cisl Napoli. “ Il livello di criticità è ormai altissimo.  Chiediamo alla presidente Meloni di convocare subito Tavares e i  sindacati della categoria  per programmare misure appropriate e condivise,  sottraendo gli stabilimenti italiani alla crescente insicurezza sul  loro futuro. Il tema degli incentivi è sicuramente importante perché il settore sta soffrendo, ma esiste un tema legato alla questione industriale che non è stato ancora affrontato. Abbiamo il bisogno di accelerare oltre che sugli incentivi anche sulle politiche industriali. Nel nostro Paese, per quanto riguarda il nostro settore, siamo davanti più che a una transizione ad una torsione del settore automotive che rischia di spezzarsi. Per questo le risorse del fondo automotive di oltre 5 mld devono essere rivolte al sistema della componentistica che deve adeguarsi rispetto all’elettrificazione ed incentivare la riqualificazione dei lavoratori.  Occorre anche siglare un patto con Stellantis che confermi la sua permanenza e il rafforzamento di tutti i siti in Italia, ma soprattutto che riempi di volumi produttivi i plant del nostro Paese. Nelle prossime settimane bisognerà accelerare il confronto con Stellantis per tradurre gli impegni sui siti produttivi e l’occupazione e garanzie di progettualità che diano futuro ai lavoratori di Stellantis in Italia, visto che oggi rappresenta il principale produttore del nostro Paese. Come Fim-Cisl continueremo a sostenere gli interventi in questo senso, ma non riteniamo utile un ragionamento di tipo autarchico, dobbiamo assegnare nuovi modelli sfruttando tutti i quattro marchi di Stellantis, non solo quelli Italiani. L’ipotesi di un possibile secondo produttore in Italia ci vede come Fim-Cisl favorevoli e disponibili a sostenerlo sul piano sindacale. Le lavoratrici e i lavoratori di Pomigliano hanno dato e fatto tanto per la sopravvivenza del settore automobilistico italiano conquistandosi il diritto di avere un posto di rilievo all’interno della discussione del futuro del settore” conclude Trapani.

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