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Emilia Romagna. Cisl: “Dayton, trenta anni di pace fredda”, presentato con De Pascale e Allegni il podcast sugli accordi che misero fine al conflitto in Bosnia Erzegovina

Pubblicato il 21 Nov, 2025

Gli accordi di pace di Dayton furono un successo o un fallimento? Fu una “pace giusta” o una “pace senza giustizia”? Vennero costruite le condizioni per la convivenza delle parti in guerra? A queste domande rispondono tredici esperti, attivisti, testimoni e diplomatici intervistati da Andrea Cortesi e Silvio Ziliotto nel podcast Dayton, trenta anni di pace fredda ideato da ISCOS Emilia-Romagna, prodotto da Radio Flyweb e presentato oggi a Bologna in Viale Ado Moro in una conferenza stampa congiunta che ha visto la presenza del presidente della Regione Michele de Pascale e dell’assessora regionale alla cultura Gessica Allegni, del presidente Iscos ER e segretario generale regionale Cisl Filippo Pieri e i due autori.In occasione dell’anniversario per i 30 anni dalla firma degli accordi di pace di Dayton (21 novembre 1995), l’opera racconta i protagonisti, i negoziati e le conseguenze degli accordi di pace che nel novembre di trenta anni fa, durante la dissoluzione dell’ex-Jugoslavia, misero fine agli orrori della guerra in Bosnia-Erzegovina. Ne esce un affresco ricco di spunti per leggere l’attualità dei Balcani (e dell’Europa), ma anche dei conflitti che stanno lacerando l’Ucraina e la Palestina e in tante altre parti nel mondo. 
Le puntate saranno quattordici, di cui le prime sei già disponibili su  https://www.radioflyweb.it/podcast/dayton-trenta-anni-di-pace-fredda/ , con interventi di esperti e analisti quali Michael L. Giffoni (ex-diplomatico), Stefano Bianchini (Università di Bologna), Alessandro Colombo (Università di Milano), Sarah E. Castellani (Ambasciatrice a Sarajevo), Staša Zajović (Donne in nero di Serbia), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia), Paolo Bergamaschi (già consigliere politico presso la Commissione Esteri del Parlamento europeo), Francesco Ronchi (funzionario europeo, insegna Politica europea alla Columbia University di New York), Franjo Topic (monsignor), Marina Lalović (giornalista), Zoran Herceg (attivista, visual designer)~,~Diana Bosnjak (scrittrice) e~Tamara Cvetković (attivista), intervistati da Andrea Cortesi (Direttore di ISCOS Emilia-Romagna) e Silvio Ziliotto (autore e docente di lingua). 
La sigla è affidata alla voce evocativa del teatro civile di Marco Cortesi, attore e regista, tra gli altri, dello spettacolo~‘La Scelta – e tu cosa avresti fatto?’, che racconta storie vere dalla guerra in Bosnia-Erzegovina. Dayton trenta anni di pace fredda è un progetto sostenuto dall’assessorato alla Cultura attraverso il Bando Pace e realizzato all’interno del progetto “Un’altra volta mai più – Festival Balkanika 2025” di ISCOS Emilia-Romagna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna.

Le dichiarazioni dei protagonisti della conferenza stampa

  • “Sono passati 30 anni dalla firma degli accordi di Dayton, da quella ‘pace imperfetta’ che, pur avendo permesso di fermare gli orrori provocati dalla guerra in Bosnia Erzegovina, ha nondimeno creato un’architettura statale complessa, le cui sfide strutturali sono purtroppo evidenti ancora oggi. Il podcast realizzato da Iscos Emilia-Romagna, che ha avuto il sostegno della Regione attraverso il Bando 2025 per la promozione di una cultura di pace, offre pertanto ottimi spunti di riflessione. Attraverso le voci di diplomatici, accademici ed esperti di diritti umani si affronta un tema quanto mai attuale: cosa significhi costruire una ‘pace con giustizia’. E la lezione di Dayton, in questo senso, è un monito potentissimo di fronte agli scenari di guerra che ancora oggi insanguinano l’Europa e il mondo. La lettura critica, le analisi, la memoria, che gli episodi del podcast affrontano da diversi punti di vista, sono tutti strumenti vivi, e possono offrire una buona base di ragionamento per chi voglia lavorare alla costruzione di processi di pace duraturi ed equi, capaci di mettere al centro la dignità umana e la riconciliazione”.

Presidente della Regione ER, Michele de Pascale e assessora alla cultura RER Gessica Allegni.

  • ISCOS Emilia-Romagna, insieme a numerose associazioni e partners del territorio della nostra regione, tra cui non solo la Cisl Emilia-Romagna, ma anche con Comuni, soprattutto della provincia di Reggio Emilia, di Cesena e Ravenna, sta portando avanti da una ventina di anni un importante lavoro di solidarietà e cooperazione internazionale nei Balcani, soprattutto in Bosnia Erzegovina, a sostegno delle donne vittime di genocidio a Srebrenica, dei bambini con disabilità a Zenica e Sarajevo, insieme all’associazione di ragazzi e ragazze nati da stupri di guerra, per la tutela dei diritti umani e la pace.Ma sta realizzando anche un importante lavoro di consapevolezza, conoscenza e analisi di quello che è stato un conflitto europeo terribile, con oltre 100 mila morti, numerosi stupri e violenze sulle donne, un genocidio riconosciuto dai tribunali penali internazionali, come quello di Srebrenica. Un lavoro che ISCOS E.R. sta facendo con passione nelle scuole, nella società civile, con le istituzioni locali, basta vedere il programma della terza edizione del Festival Balkanika che si sta realizzando in queste settimane anche con il contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso il bando pace e diritti umani.  

Andrea Cortesi, direttore Iscos ER

  • Quello che emerge dall’ascolto di questo podcast è la difficoltà in cui versa un contesto tuttora dimenticato, quale quello dei Balcani occidentali, e soprattutto della Bosnia Erzegovina, dove i diritti sociali non sono pienamente riconosciuti ancora oggi, dove le tensioni e le fragilità istituzionali sono continuamente minacciate dai nazionalismi e sovranismi dominanti, dove giovani e famiglie faticano sempre di più a trovare spazi e visioni di futuro.

Uno strumento, quindi, che ci aiuta anche a riflettere sul tema della pace, non in maniera astratta e per slogan, ma ci consente di approfondire quello che è realmente successo nel percorso che ha portato alla firma degli accordi di pace a Dayton e quali sono stati i presupposti e i risultati, gli aspetti positivi (pochi, ma fondamentali, essenziali, come la fine della guerra) e gli aspetti critici, che ancora oggi segnano e lacerano il Paese. Quindi una riflessione sul tema della pace che dà una continuità concreta, aggiunge una tappa a quella ‘Maratona per la pace’ che la CISL Emilia-Romagna ha portato in tutte le provincie e le città della nostra regione fino alla tappa conclusiva dello scorso 7 novembre a Bologna. Filippo Pieri, segretario generale Cisl ER e presidente Iscos ER

NOTE DI PRODUZIONE
Prodotto da Radioflyweb, ideato e scritto da ISCOS Emilia-Romagna ETS liberamente tratto dal volume Dayton 1995. La fine della guerra in Bosnia Erzegovina e l’inizio del nuovo caos a cura di Luca Leone e Silvio Ziliotto edito da Infinito Edizioni. Le interviste sono di Andrea Cortesi, direttore di ISCOS Emilia-Romagna, ente di cooperazione internazionale da oltre venti anni attivo nei Balcani, e Silvio Ziliotto, volontario nei campi profughi durante le guerre jugoslave dagli anni ’90 in poi, interprete e traduttore, docente di linguaLa voce in apertura è di Marco Cortesi, attore di teatro civile, autore, regista e interprete de La scelta-e tu cosa avresti fatto? tratto dal libro I giusti nel tempo del maledi Svetlana Broz, oltre mille repliche in tutta Italia e all’estero. In regia e al mixer Matteo Cimatti. In redazione Vito Di Stasi. Postproduzione di URCA TV (Umberto Romagnoli e Alberto Cerchierini).L’illustrazione del podcast è di Admir Delić, già giornalista per Al-Jazeera Balkans, vive attualmente a Sarajevo.I brani di chiusura sono in collaborazione con il collettivo di giovani artisti Cuult del Giro del Cielo scs e Helem Nejse per amichevole concessione. Alcuni brani del collettivo Cuult sono stati scritti e prodotti per il contest su “pace e diritti umani” (organizzato all’interno del Festival Balkanika 2024). La playlist è disponibile su Radioflyweb e presto sulle principali piattaforme online. 
Dayton trenta anni di pace fredda è realizzato all’interno del progetto “Un’altra volta mai più -Festival Balkanika 2025” di ISCOS Emilia-Romagna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna.