Solidarietà alle donne iraniane e a tutte quelle che sono vittime delle dittature.
La esprimono Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil di Modena e Reggio che domani – martedì 25 ottobre – alle 18 promuovono un
presidio in piazza Torre a Modena. Aderiscono Anpi, Arci, Casa delle Donne e Libera. I sindacati modenesi sostengono la lotta delle donne iraniane che protestano da giorni, insieme a vasti strati di società civile, per l’uccisione di donne colpevoli secondo il regime di Teheran di aver indossato male il velo islamico. In questo periodo in Iran le donne e i giovani manifestano nelle piazze per chiedere libertà e il rispetto dei diritti civili e sociali.
«Dietro l’imposizione del velo si nasconde una società che umilia generazione dopo generazione le libertà individuali e collettive, soprattutto delle donne – dicono Cgil Cisl Uil – La protesta contro l’imposizione del velo diventa il simbolo della battaglia contro la violazione dei diritti umani perpetrata dalla repubblica islamica ai danni non solo delle donne, ma del popolo intero.
Attraverso questa protesta si esprime la denuncia del regime contro la corruzione dilagante e gli aumenti dei prezzi che hanno
ridotto in povertà milioni di famiglie. Il popolo iraniano chiede libertà, ma anche pane e lavoro.
Le ragazze, che guidano le proteste che loro stesse hanno iniziato, vedono per la prima volta al loro fianco amici,
mariti e fratelli che le appoggiano come mai si era visto prima».
Cgil Cisl Uil e le associazioni modenesi sono al fianco delle donne iraniane che con lo slogan “Donne, vita, libertà” e cantando “Bella
ciao” rivendicano la propria libertà e il diritto all’autodeterminazione.
L’augurio è che si apra la strada a una rivoluzione non violenta capace di rovesciare il governo e tutti gli altri regimi dittatoriali
che negano libertà e diritti.