Sono oltre 12 mila i dipendenti pubblici modenesi che il 5, 6 e 7 aprile votano per eleggere le nuove rsu (rappresentanze sindacali unitarie).
Lavorano nella sanità, Comuni, Provincia, Unioni dei Comuni, enti centrali, Camera di Commercio, Inps, Aci, Inail.
La Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale schiera 235 candidati che in questi giorni stanno presentando i loro programmi in tutte le amministrazioni pubbliche chiamate al voto.
«Le elezioni per le rsu arrivano in uno dei momenti storici più difficili per il nostro Paese e, di conseguenza, per l’intera pubblica amministrazione – afferma Fabio Bertoia, segretario generale Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale – I nostri candidati sono impegnati su diversi temi. Il primo è la contrattazione per adeguare gli stipendi, premiare il merito e favorire la crescita professionale dei lavoratori pubblici, che usufruiscono in media di sole 1,2 giornate di formazione l’anno.
Chiediamo anche stabilizzazioni di personale: l’Italia è sotto procedura di infrazione Ue per eccesso di precariato».
Secondo la Cisl a livello nazionale la dotazione organica della pubblica amministrazione è al minimo storico degli ultimi vent’anni: servono almeno 500 mila assunzioni in tutti i comparti.
Per non parlare dell’anzianità: mezzo milione di dipendenti pubblici è ultra 62 enne, mentre 183 mila hanno oltre 38 anni di servizio. Nella sola sanità l’età media del personale è di 50,2 anni.
«Le nuove assunzioni per l’attuazione del Pnrr non sono sufficienti. Bisogna invertire subito la tendenza perché sono a rischio i servizi alle persone», conclude il segretario generale della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale Fabio Bertoia.