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Emilia Romagna. Conad Modena: accordi su conciliazione vita-lavoro e contrasto a violenza di genere 

Pubblicato il 4 Ago, 2023


Conciliazione vita-lavoro, contrasto alla violenza di genere e molestie sui luoghi di lavoro, tutela della dignità e diritti delle persone. 
Sono gli obiettivi degli accordi che Filcams Cgil Modena, Fisascat Cisl Emilia Centrale e Uiltucs Uil Modena e Reggio hanno sottoscritto con aziende della galassia modenese Conad: centro commerciale La Rotonda, supermercato di strada Morane (Modena), Conad Nord Ovest e Team Service (queste ultime due rispettivamente sede direzionale e società di servizi).
«All’accordo sottoscritto con La Rotonda si è scelto di dare il significativo titolo “Lavoro a Km 0” perché prevede che lavoratrici e lavoratori, su base volontaria, prestino servizio alla minor distanza possibile dalla propria residenza, nel caso anche cambiando sede di lavoro – spiegano i sindacati – È uno dei primi accordi di questo tipo, ha l’obiettivo di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti e limitare l’utilizzo dell’auto privata. Benefici ambientali, riduzione dei costi di trasporto, minori rischi di infortuni in itinere e un maggiore benessere dei dipendenti coinvolti ne sono l’immediata conseguenza. Siamo convinti che queste scelte impattino positivamente anche sull’organizzazione del lavoro».
Gli accordi stipulati con Conad Nord Ovest e Team Service prevedono norme specifiche per il contrasto a violenza di genere, stalking, maltrattamenti familiari, molestie sui luoghi di lavoro, tutela della dignità e diritti delle persone Lgbtqia+. In particolare si ampliano i diritti previsti dal d.l. n. 80/2015 (congedi parentali), vengono recepiti i contenuti dell’accordo quadro del 26 aprile 2007 su molestie e violenza nei luoghi di lavoro e l’accordo regionale del 16 aprile 2018, prevedendo la fruizione di congedi aggiuntivi non retribuiti fino a sei mesi e la possibilità di trasferimento di sede per tutelare le vittime di violenza. Inoltre si sancisce la possibilità di fruire di permessi non retribuiti illimitati per terapie e appuntamenti previsti per il percorso di transizione di genere. Viene introdotto il diritto al riconoscimento dell’alias, ovvero il diritto di comparire, nei documenti interni all’azienda, con il nome corrispondente alla propria identità di genere.
Per Filcams Cgil Modena, Fisascat Cisl Emilia Centrale e Uiltucs Uil Modena e Reggio è molto importante aver concordato con le imprese la condanna di ogni tipo di discriminazione, anche attraverso la promozione di momenti formativi con assemblee sindacali specifiche, oltre a sancire l’imparzialità di trattamento e uguaglianza di opportunità affinché non siano preclusi percorsi di carriera in ragione del genere o altre motivazioni che non siano esclusivamente riconducibili a merito e competenze professionali. Le organizzazioni sindacali saranno parte attiva nell’assistenza per le denunce di atti illeciti di questa natura quali discriminazioni, molestie, ecc.
«Nell’azienda tuttə hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettato ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate sui principi di eguaglianza e reciproca correttezza – dichiara Alessandro Martignetti, segretario generale Fisascat Cisl Emilia Centrale – È fondamentale che le parti datoriali si impegnino a  garantire che la dignità degli individui non debba essere mai violata e qualunque atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro sia affrontato con misure adeguate nei confronti dei responsabili».
«La contrattazione ha un ruolo fondamentale per il riconoscimento dei diritti di tuttə, per il contrasto alla violenza e ogni tipo di discriminazione, a maggior ragione in un Paese arretrato su questi temi e in presenza di un governo a essi ostile – aggiungono le sindacaliste di Filcams Cgil Modena Cinzia Pinton e Giorgia Volpi – Per questo sollecitiamo le imprese a porre attenzione su questi temi al fine di definire accordi e protocolli con le organizzazioni sindacali. Quanto costruito oggi è coerente con l’iniziativa delle ‘Panchine Rosse’ in memoria delle vittime».
«Il luogo di lavoro, se non il primo, è sicuramente il secondo luogo, dopo la casa, dove tuttə noi passiamo la maggior parte della nostra giornata e della nostra vita – conclude Thomas McCarthy (Uiltucs Uil Modena e Reggio) – Il fatto che un’azienda sottoscriva accordi con le organizzazioni sindacali e si impegni a tutelare, promuovere ed estendere diritti per la dignità delle persone condannando ogni tipo di discriminazione e violenza, è un segnale molto positivo e auspichiamo che questo percorso si realizzi anche in altre aziende».

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