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Emilia Romagna. Fit Cisl su aggressione capotreno stazione Modena: «Rafforzare la presenza di polizia e protezione aziendale»

Pubblicato il 8 Lug, 2022


«È una situazione indecorosa per un paese civile». 
Sono le parole con cui Aldo Cosenza, segretario generale della Fit Cisl Emilia-Romagna, commenta l’aggressione avvenuta ieri sera nella stazione di Modena sul treno 3924. 
La vittima è un capotreno dipendente di Trenitalia/Tper. L’autore dell’inqualificabile episodio è uno straniero senza mascherina che, quando il capotreno lo ha inviato a indossare la protezione, ha reagito colpendo il dipendente di Trenitalia/Tper con calci e pugni, tanto da mandarlo al Pronto soccorso. 
«Sono atti di violenza inaudita che, se trascurati, purtroppo rischiano di diventare la norma – afferma Cosenza – Da tempo denunciamo le forti criticità sui treni e nelle stazioni, dove il personale affronta situazioni altamente rischiose, e da tempo chiediamo un supporto indispensabile da parte delle aziende di trasporto e delle istituzioni. 
È sempre più evidente come le misure finora adottate per garantire la sicurezza di utenti e lavoratori siano del tutto insufficienti. Ancora una volta siamo costretti a ribadire la necessità di un intervento deciso da parte di tutti gli attori coinvolti. 
Occorre una presa di posizione netta. Nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, lo ribadiamo una volta per tutte, vanno rafforzare la protezione aziendale e la presenza della polizia», conclude il segretario generale della Fit Cisl Emilia-Romagna.

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