“Elia Minari con la sua associazione Cortocircuto è una sentinella di legalità e del mondo che vogliamo. A lui e alla sua associazione la piena solidarietà della Cisl Emilia Centrale. Nella nostra provincia, così come dovrebbe essere nel resto d’Italia, non può e non deve attecchire lo schema intimidatorio mafioso – n’dranghetista”.
È una nota della Cisl Emilia Centrale che si esprime dopo che il trentenne giurista reggiano, Elia Minari, fondatore dell’associazione Cortocircuito, nota per le inchieste contro la mafia, è stato messo sotto protezione per decisione del prefetto di Reggio Emilia Jolanda Rolli alla luce di alcune dichiarazioni pronunciate in carcere da un detenuto, segno che la malavita organizzata è sempre pronta a rialzare la testa anche nel nostro territorio dove si è svolto uno dei più grandi processi di mafia del nord Italia.
La Cisl Emilia Centrale si era già costituita parte civile nel processo Aemilia. “Ancora una volta – conclude il sindacato – ribadiamo la necessità di azioni concrete sul territorio per diffondere la cultura della legalità e all’incolumità delle persone. Proprio sul versante della legalità possiamo fare molto sia nel mondo sindacale ed economico, amministrativo e dell’istruzione. Elia non è solo. Siamo con lui; grazie al prefetto Jolanda Rolli e alle forze dell’ordine per l’attenzione dimostrata”.