Prosegue l’andamento positivo dello stabilimento Maserati di Modena. Nel primo semestre di quest’anno la produzione ha raggiunto le 610 unità (+48,8% rispetto allo stesso periodo del 2021). «Si tratta di una crescita consistente, considerando che la nuova supersportiva Maserati (la MC20) ha visto il suo lancio produttivo nell’aprile 2021 – commenta il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – La crescita dei volumi ha consentito la saturazione della capacità produttiva dello stabilimento di Modena, azzerando già nel 2021 l’uso degli ammortizzatori sociali. I volumi di MC20 sono in continua crescita e in via Ciro Menotti si lavora a pieno regime. È probabile che nel 2022 si supererà la soglia delle mille Maserati MC20 prodotte. Sarebbe un traguardo significativo che potrebbe anche portare a un incremento dell’organico. Ricordiamo – continua Uriti – che nel nuovo piano industriale è prevista entro il 2025 una versione full electric sulla piattaforma Folgore». Nei due siti di Modena lavorano, oltre ai circa 200 diretti di produzione, circa mille ingegneri impegnati nella ricerca e progettazione al servizio di tutto il gruppo Stellantis. «Per noi – afferma Uriti – è fondamentale che queste attività restino nella nostra città e si sviluppino ulteriormente. Le recenti comunicazioni del gruppo Stellantis negli incontri avuti in sede ministeriale confermano l’importanza delle aree di ricerca e sviluppo nel nostro Paese. Anzi si prevedono investimenti su elettrico, connettività, software e guida autonoma. Spiace, anche se non ci sorprende, che ci siano sigle sindacali che enfatizzano i problemi, anziché cercare di risolverli, e seminano dubbi sul futuro, invece di dialogare per chiarirli. Noi preferiamo sottolineare le cose che vanno bene e, mantenendo i piedi ben saldi a terra, – conclude il segretario dei metalmeccanici Cisl di Modena e Reggio – confrontarci ogni giorno con l’azienda per garantire un futuro positivo ai lavoratori