Emilia Romagna. Morte di Luana, la Cisl segnala carenze di organico tra ispettori e tecnici anche a Reggio e Modena

Pubblicato il 10 Mag, 2021

La tragica scomparsa, per infortunio sul lavoro, della 22enne mamma Luana D’Orazio, stritolata da un orditoio in una ditta di Montemurlo di Prato ha, suo malgrado, acceso le luci sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. In ogni provincia c’è un organico di differenti organismi che, sul tema, opera ogni giorno: sono gli Ispettori del lavoro (alle dipendenze dell’Ispettorato territoriale del lavoro), gli ispettori dell’Inps, gli ispettori dell’Inail e i tecnici della prevenzione infortuni sul lavoro Ausl.

AZIENDE E INFORTUNI
Dall’altro c’è il fronte delle aziende da controllare: a Reggio Emilia sono 41.000 le aziende con almeno 1 addetto, per un complessivo di 242.805 lavoratori, a Modena, sono circa 58.000 le aziende con almeno un addetto.
A Reggio Emilia si sono registrati 7 infortuni mortali su lavoro nel 2020 e 5 nel 2019, nel modenese 7 nel 2020 e 8 nel 2019 (fonte Servizio prevenzione salute ambienti di lavoro – accadimenti all’interno dei luoghi di lavoro).
A riguardo del tema infortuni si è espresso anche il Ministro del lavoro Lavoro, Andrea Orlando. “Dobbiamo incidere su due punti il primo è la carenza degli organici negli uffici che devono fare i controlli, il secondo è il coordinamento di questi uffici. Per questo abbiamo sbloccato un concorso da duemila unità per l’ispettorato nazionale del lavoro”.

I NUMERI DI ISPETTORI E TECNICI
Gli ispettori del lavoro dell’Ispettorato territoriale del lavoro, che operano nelle ditte per verificare la regolarità rapporti di lavoro, il rispetto delle norme di salute e sicurezza soprattutto in ambito edile e dal 2020 i controlli per la verifica del rispetto dei protocolli anti covid, sono 20 a Reggio Emilia e 31 a Modena.
Agli ispettori del lavoro dell’Inps compete, invece, di verificare in prevalenza la regolarità e contributiva nelle ditte. Sono 5 a Reggio Emilia e 9 a Modena.
Secondo Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl Emilia Centrale, a Reggio Emilia e Modena l’organico del solo ispettorato del lavoro, sarebbe sottodimensionato almeno del 30 per cento, per effetto di mancate assunzioni, anche sul fronte amministrativo. Una situazione comune a molte province italiane. Gli ispettori dell’Inail, l’istituto contro gli infortuni sul lavoro, hanno anche il compito di vigilare il corretto versamento da parte delle ditte dei premi assicurativi e di condurre le inchieste di infortunio sul lavori. Sono 4 a Reggio e 4 a Modena.
“Con l’avvio dell’Ispettorato nazionale del lavoro – afferma Papaleo – il ruolo degli ispettori territoriali di Inps e Inail è ad esaurimento quindi non verranno rimpinguati dai rispettivi enti, ai sensi del decreto attuativo del Jobs Act (n. 149/2015). Infatti, i futuri ispettori faranno parte del futuro nuovo ruolo unico ispettivo assieme ai colleghi dell’Ispettorato dal lavoro dove, però, sono da aumentare le assunzioni come indicato dal Ministro Orlando”.
I tecnici del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro (Spal) delle Asl sono solo 36 (su 95 dipendenti) a Reggio Emilia e 40 a Modena (su 95 dipendenti). A loro il compito di ispezionare 26.800 aziende con unità locali su Reggio e oltre 36.000 a Modena.
“Nel 2020 – spiega Domenico Chiatto – i controlli dell’Asl sono stati fortemente indirizzati a vigilare sui focolai di Covid nelle fabbriche, ma gli ispettori Asl erano i medesimi. Questo richiama all’attenzione sui diversi altri aspetti della sicurezza che, nonostante lo sforzo encomiabile degli ispettori, rischiano di essere trascurati. Da qui il nostro appello a valorizzare e potenziare questi ruoli alle Aziende sanitarie”.

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