Non erano infondati i timori dei sindacati sulla situazione di Pam Panorama. L’azienda, infatti, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo con contestuale dichiarazione di 255 esuberi a livello nazionale, 16 dei quali riguardano il punto vendita di Sassuolo.
Filcams Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale hanno già tenuto assemblee con i lavoratori.
«Abbiamo registrato una forte preoccupazione e la volontà di contrastare questa scelta dell’azienda attraverso tutte le iniziative di lotta che verranno decise sia a livello nazionale che locale – dichiarano Cinzia Pinton (Filcams Cgil Sassuolo) e Pascale Milone (Fisascat Cisl Emilia Centrale) – Nei mesi scorsi, seppur con grande difficoltà, si era iniziato a ragionare di organizzazione del lavoro. Purtroppo il percorso si è interrotto nel momento in cui l’azienda ha per l’ennesima volta messo in atto un atteggiamento non utile a trovare soluzioni condivise con noi.
Siamo di fronte a un’azienda che è presente con diversi punti vendita in tutta Italia e che continua ad avere risultati di bilancio positivi. Più volte abbiamo sollecitato un piano industriale finalizzato al rilancio di alcuni punti vendita senza aver mai avuto un riscontro».
Per tutta risposta l’azienda ha presentato un piano di riduzione dei costi che prevede il licenziamento di 255 lavoratori.
Per le organizzazioni sindacali non sono accettabili queste modalità di relazioni, improntate su azioni unilaterali e non condivise.
«Riteniamo non lungimirante un approccio aziendale secondo il quale le risorse umane sono ritenute una zavorra, quindi un costo da tagliare, anziché una risorsa su cui investire –
affermano le sindacaliste di Filcams Cgil e Fisascat Cisl – Il prossimo appuntamento con Pam Panorma, fissato per martedì prossimo 12 aprile, dovrà aprire un confronto per trovare soluzioni alternative alla procedura di licenziamento. L’azienda deve tener conto che dietro ai numeri dichiarati in esubero ci sono persone in carne e ossa che non possono essere sbattute in mezzo alla strada.
Chiediamo che anche le istituzioni e la politica, sia locale che nazionale, prendano posizione nei confronti di un’azienda che – concludono Cinzia Pinton (Filcams Cgil Sassuolo) e Pascale Milone (Fisascat Cisl Emilia Centrale) – sta gettando nella disperazione centinaia di famiglie privandole del lavoro».