È stato approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori il nuovo
contratto aziendale della Sorin-Livanova di Mirandola, impresa
biomedicale che occupa oltre 800 addetti.
Ne danno notizia Filctem Cgil Modena e Femca Cisl Emilia Centrale,
unitamente alla rsu (rappresentanza sindacale unitaria), esprimendo
soddisfazione per un rinnovo contrattuale che prevede diverse novità
rispetto ai precedenti integrativi aziendali.
«Oltre al consolidamento delle relazioni sindacali, il nuovo
contratto migliora diversi diritti individuali – spiegano Lisa
Vincenzi (Filctem Cgil Modena) e Carlo Alfonso Preti (Femca Cisl
Emilia Centrale) – Ci sono, per esempio, giorni aggiuntivi di
paternità e permessi per lutto alla morte del suocero/suocera a
totale carico azienda, miglioramenti sul periodo di comporto, lista
di precedenza per le assunzioni dei lavoratori in somministrazione
con almeno due anni di anzianità in azienda, riconoscimento delle
professionalità, diritto al part time e a orari flessibili ai
genitori di figli con dsa (disturbi specifici di apprendimento),
estensione del “progetto benessere”, al quale possono accedere
anche lavoratori in somministrazione».
Sul fronte economico, invece, l’integrativo stabilisce un aumento
complessivo del premio di risultato del 15% nei prossimi tre anni:
nel 2024 si può ipotizzare, a obiettivi raggiunti, un premio fino a
3 mila euro che verrà riconosciuto anche a chi ha utilizzato il
congedo parentale. Aumentano anche la quota mensa e le maggiorazioni
di tutti i turni notturni (+ 5%).
Infine viene incrementato di un ulteriore 10% da parte dell’azienda
l’indennità di maternità facoltativa, che passa dal 40 al 50%.
«Questo risultato contrattuale è stato ottenuto anche grazie al
grande impegno della rsu aziendale – sottolineano Vincenzi e Preti
Riteniamo vi siano significativi miglioramenti dal punto di vista
economico, ma soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dei diritti
individuali.
Molte delle richieste contenute nella piattaforma hanno trovato una
risposta, a nostro avviso grazie al riconoscimento del ruolo
sindacale, ma anche merito di un sistema di relazioni industriali
costruttivo, improntato alla condivisione con lo scopo di risolvere
le problematiche dei lavoratori.
Speriamo che questa modalità possa essere un esempio per altre
aziende grandi e/o piccole e che – concludono i due sindacalisti di
Filctem Cgil Modena e Femca Cisl Emilia Centrale – possa produrre
risultati altrettanto positivi per il bene del territorio e della
comunità».