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Emilia Romagna. Sindacati: “Trovato l’accordo al Pam Panorama. Nessun lavoratore sarà licenziato unilateralmente”


Accordo al Pam Panorama. Gli esuberi sono stati ridotti e nessun lavoratore sarà licenziato, a meno che non si opponga in cambio di un incentivo all’esodo su base volontaria.
«Abbiamo potuto dire alle lavoratrici e ai lavoratori del punto vendita di Sassuolo di dormire tranquilli», commentano le sindacaliste Cinzia Pinton (Filcams Cgil Modena) e Pascale Milone (Fisascat Cisl Emilia Centrale) al termine delle assemblee in cui ieri sera è stato illustrato e approvato all’unanimità l’accordo raggiunto per la vertenza Pam Panorama.
Dopo 75 giorni dall’apertura della procedura di licenziamento avviato da Pam Panorama e diversi incontri effettuati sia a livello nazionale che territoriale, il 15 giugno al Ministero del Lavoro è stato trovato un accordo.
«L’intesa raccoglie diverse nostre istanze, – spiegano Pinton e Milone – a partire da una sostanziale riduzione del numero degli esuberi dichiarati dall’azienda e dalla condivisione di misure alternative ai licenziamenti unilaterali. Le risoluzioni dei rapporti di lavoro dei dipendenti avverranno utilizzando non i criteri previsti dalla legge, bensì attraverso l’utilizzo della non opposizione al licenziamento previa accettazione di un incentivo all’esodo su base volontaria.
Su nostra richiesta, potranno aderire all’incentivo all’esodo tutti i lavoratori, indipendentemente dal reparto di appartenenza in quanto tutti rientrano nel campo di applicazione dello stesso.A salvaguardia dell’occupazione è stato concordato che alcuni lavoratori, su loro richiesta, possano essere trasferiti in altri punti vendita nei quali vi siano spazi di collocazione.
L’azienda, inoltre, – continuano le sindacaliste di Filcams Cgil e Fisascat Cisl – si è impegnata, sempre su nostra richiesta, a presentare un piano industriale che permetta un rilancio di tutti i punti vendita e, qualora fosse necessario, a utilizzare strumenti conservativi che evitino l’impatto sociale, come contratti di solidarietà o di espansione.L’azienda si impegna anche ad avviare percorsi formativi con l’obiettivo di facilitare la ricollocazione interna e far acquisire nuove competenze professionali ai lavoratori.
Esprimiamo forte soddisfazione per la chiusura della vertenza con questi contenuti. Tutto il territorio riceve chiaro il messaggio che le lavoratrici e i lavoratori sono la vera ricchezza delle imprese e va fatto di tutto affinché non si scarichino su di essi scelte imprenditoriali improntate a criteri esclusivamente economici.
Questo risultato è il frutto della lunga mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono spesi in prima persona e hanno dato fiducia alle nostre organizzazioni sindacali.Ci abbiamo creduto tutti fino in fondo, – sottolineano Pinton e Milone – il gioco di squadra ha coinvolto anche la cittadinanza e le istituzioni del territorio, mettendo al centro l’interesse dei lavoratori della comunità sassolese.
Vogliamo ribadire che le lavoratrici e i lavoratori Pam Panorama devono fare parte del processo di rilancio dell’azienda», concludono le rappresentanti di Filcams Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale.

Pam Panorama: trovato l’accordo, nessun lavoratore sarà licenziato unilateralmente
Accordo al Pam Panorama. Gli esuberi sono stati ridotti e nessun lavoratore sarà licenziato, a meno che non si opponga in cambio di un incentivo all’esodo su base volontaria.
«Abbiamo potuto dire alle lavoratrici e ai lavoratori del punto vendita di Sassuolo di dormire tranquilli», commentano le sindacaliste Cinzia Pinton (Filcams Cgil Modena) e Pascale Milone (Fisascat Cisl Emilia Centrale) al termine delle assemblee in cui ieri sera è stato illustrato e approvato all’unanimità l’accordo raggiunto per la vertenza Pam Panorama.
Dopo 75 giorni dall’apertura della procedura di licenziamento avviato da Pam Panorama e diversi incontri effettuati sia a livello nazionale che territoriale, il 15 giugno al Ministero del Lavoro è stato trovato un accordo.
«L’intesa raccoglie diverse nostre istanze, – spiegano Pinton e Milone – a partire da una sostanziale riduzione del numero degli esuberi dichiarati dall’azienda e dalla condivisione di misure alternative ai licenziamenti unilaterali. Le risoluzioni dei rapporti di lavoro dei dipendenti avverranno utilizzando non i criteri previsti dalla legge, bensì attraverso l’utilizzo della non opposizione al licenziamento previa accettazione di un incentivo all’esodo su base volontaria.
Su nostra richiesta, potranno aderire all’incentivo all’esodo tutti i lavoratori, indipendentemente dal reparto di appartenenza in quanto tutti rientrano nel campo di applicazione dello stesso.A salvaguardia dell’occupazione è stato concordato che alcuni lavoratori, su loro richiesta, possano essere trasferiti in altri punti vendita nei quali vi siano spazi di collocazione.
L’azienda, inoltre, – continuano le sindacaliste di Filcams Cgil e Fisascat Cisl – si è impegnata, sempre su nostra richiesta, a presentare un piano industriale che permetta un rilancio di tutti i punti vendita e, qualora fosse necessario, a utilizzare strumenti conservativi che evitino l’impatto sociale, come contratti di solidarietà o di espansione.L’azienda si impegna anche ad avviare percorsi formativi con l’obiettivo di facilitare la ricollocazione interna e far acquisire nuove competenze professionali ai lavoratori.
Esprimiamo forte soddisfazione per la chiusura della vertenza con questi contenuti. Tutto il territorio riceve chiaro il messaggio che le lavoratrici e i lavoratori sono la vera ricchezza delle imprese e va fatto di tutto affinché non si scarichino su di essi scelte imprenditoriali improntate a criteri esclusivamente economici.
Questo risultato è il frutto della lunga mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono spesi in prima persona e hanno dato fiducia alle nostre organizzazioni sindacali.Ci abbiamo creduto tutti fino in fondo, – sottolineano Pinton e Milone – il gioco di squadra ha coinvolto anche la cittadinanza e le istituzioni del territorio, mettendo al centro l’interesse dei lavoratori della comunità sassolese.
Vogliamo ribadire che le lavoratrici e i lavoratori Pam Panorama devono fare parte del processo di rilancio dell’azienda», concludono le rappresentanti di Filcams Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale.

Pam Panorama: trovato l’accordo, nessun lavoratore sarà licenziato unilateralmente
Accordo al Pam Panorama. Gli esuberi sono stati ridotti e nessun lavoratore sarà licenziato, a meno che non si opponga in cambio di un incentivo all’esodo su base volontaria.
«Abbiamo potuto dire alle lavoratrici e ai lavoratori del punto vendita di Sassuolo di dormire tranquilli», commentano le sindacaliste Cinzia Pinton (Filcams Cgil Modena) e Pascale Milone (Fisascat Cisl Emilia Centrale) al termine delle assemblee in cui ieri sera è stato illustrato e approvato all’unanimità l’accordo raggiunto per la vertenza Pam Panorama.
Dopo 75 giorni dall’apertura della procedura di licenziamento avviato da Pam Panorama e diversi incontri effettuati sia a livello nazionale che territoriale, il 15 giugno al Ministero del Lavoro è stato trovato un accordo.
«L’intesa raccoglie diverse nostre istanze, – spiegano Pinton e Milone – a partire da una sostanziale riduzione del numero degli esuberi dichiarati dall’azienda e dalla condivisione di misure alternative ai licenziamenti unilaterali. Le risoluzioni dei rapporti di lavoro dei dipendenti avverranno utilizzando non i criteri previsti dalla legge, bensì attraverso l’utilizzo della non opposizione al licenziamento previa accettazione di un incentivo all’esodo su base volontaria.
Su nostra richiesta, potranno aderire all’incentivo all’esodo tutti i lavoratori, indipendentemente dal reparto di appartenenza in quanto tutti rientrano nel campo di applicazione dello stesso.A salvaguardia dell’occupazione è stato concordato che alcuni lavoratori, su loro richiesta, possano essere trasferiti in altri punti vendita nei quali vi siano spazi di collocazione.
L’azienda, inoltre, – continuano le sindacaliste di Filcams Cgil e Fisascat Cisl – si è impegnata, sempre su nostra richiesta, a presentare un piano industriale che permetta un rilancio di tutti i punti vendita e, qualora fosse necessario, a utilizzare strumenti conservativi che evitino l’impatto sociale, come contratti di solidarietà o di espansione.L’azienda si impegna anche ad avviare percorsi formativi con l’obiettivo di facilitare la ricollocazione interna e far acquisire nuove competenze professionali ai lavoratori.
Esprimiamo forte soddisfazione per la chiusura della vertenza con questi contenuti. Tutto il territorio riceve chiaro il messaggio che le lavoratrici e i lavoratori sono la vera ricchezza delle imprese e va fatto di tutto affinché non si scarichino su di essi scelte imprenditoriali improntate a criteri esclusivamente economici.
Questo risultato è il frutto della lunga mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono spesi in prima persona e hanno dato fiducia alle nostre organizzazioni sindacali.Ci abbiamo creduto tutti fino in fondo, – sottolineano Pinton e Milone – il gioco di squadra ha coinvolto anche la cittadinanza e le istituzioni del territorio, mettendo al centro l’interesse dei lavoratori della comunità sassolese.
Vogliamo ribadire che le lavoratrici e i lavoratori Pam Panorama devono fare parte del processo di rilancio dell’azienda», concludono le rappresentanti di Filcams Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale.

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