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La Cisl Fp Romagna si mobilita. Presidio del sindacato presso l’ospedale Santa Maria delle Croci a Ravenna per chiedere più tutele per il personale sanitario

Pubblicato il 7 Apr, 2025

“La situazione per il personale sanitario è preoccupante – afferma Mario Giovanni Cozza segretario generale della CISL FP Romagna – solo in AUSL Romagna nel 2024 ci sono state 517 aggressioni sia verbali che fisiche, 24 in più rispetto all’anno precedente”.Apprezziamo alcune importanti decisioni adottate da AUSL Romagna, e che rispondono alle nostre richieste, come l’implementazione degli orari di copertura da parte degli agenti di Polizia di Stato – continua Cozza -, ma restano ancora molti passi da compiere, come l’apertura di un tavolo di confronto per rivedere le linee guida regionali sulla gestione delle aggressioni, che sono ferme al 2019”.La sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta – sottolinea Cozza -. Per questo, continueremo a lottare affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per tutelare il personale sanitario, in modo concreto e tempestivo portando avanti la nostra campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni nei confronti dei dipendenti dei servizi pubblici”.“Come CISL FP Romagna valuteremo insieme al personale sanitario gli esiti dell’introduzione dello psicologo in via sperimentale per la gestione dell’utenza nei pronto soccorso, ma riteniamo che tale supporto debba essere esteso ai colleghi coinvolti e che subiscono l’aggressione, affinché possano affrontare al meglio la situazione psicologica ed emotiva che ne deriva. Questo supporto era previsto nel nuovo contratto nazionale – sottolineano dalla CISL FP Romagna – che purtroppo, a causa di alcune sigle sindacaliche non hanno firmato, non può essere applicato ai lavoratori del comparto sanitario.”“Come CISL FP avremmo voluto il rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori degli enti locali e della sanità – afferma il segretario Generale Cozza – come avvenuto per gli enti centrali che oltre al rinnovo hanno ricevuto anche gli arretrati. I lavoratori della sanità sono rimasti invece a mani vuote, perdendo con i due contratti nazionali già finanziati, circa 327 euro lordi per tredici mensilità e la rivalutazione di tutte le indennità, compresa una specifica per chi lavora nei pronto soccorso. La proposta prevedeva significativi benefici come ad esempio  aumenti salariali del 7%, nuove indennità, progressioni di carriera e tutele per condizioni lavorative gravose e l’estensione delle ferie solidali. Tuttavia, l’interruzione delle trattative volute da alcuni sindacati ha congelato queste opportunità, lasciando il personale senza aumenti immediati e arretrati, in un momento come questo di inflazione e di crisi. Come CISL continueremo a trattare a livello nazionale e a cercare il rinnovo del contratto, senza preclusioni a priori, come abbiamo sempre fatto con tutti i governi, solo cercando il meglio per i lavoratori”.“ La CISL FP proseguirà nel suo impegno nella contrattazione con AUSL Romagna, grazie alla quale siamo riusciti a sottoscrivere importanti accordi integrativi, che hanno permesso ad esempio la destinazione economica di risorse  per le progressioni economiche, con l avvio del ciclo delle Peo con i primi 2000 passaggi di fascia che porteranno nelle tasche dei dipendenti  dell Ausl della Romagna 18 mesi di arretrati. Inoltre, grazie alla raccolta di quasi 6 mila firme, siamo riusciti come CISL FP ad ottenere l’aumento del valore del buono pasto di 1 euro, più la proroga del sostegno al reddito di 1,05 euro per ogni accesso a mensa e nei punti sostitutivi fino a luglio 2025, determinando un aumento di 640 euro totale in un anno. Infine dobbiamo sottolineare  la sottoscrizione da parte nostra dell’accordo integrativo che ha previsto lo stanziamento di risorse economiche per il sostegno delle spese scolastiche per lavoratori di Ausl Romagna per tutti i figli  da 0 a 24 anni e l’avvio di una piattaforma aziendale di welfare entro il 2025 che ampli l’offerta di prodotti e servizi dedicati, oltre alle risorse per lo sviluppo delle carriera per gli incarichi.”Presente al presidio anche il segretario generale della CISL RomagnaFrancesco Marinelli. “Come CISL Romagna sosteniamo la mobilitazione organizzata dalla nostra categoria del pubblico impiego perché la sanità riguarda tutti i cittadini, giovani e anziani. La tenuta del servizio pubblico è fondamentale, ma non si può rilanciare la sanità senza il personale, perché sono i lavoratori che garantiscono i servizi. E’ per questo – conclude Marinelli – che crediamo sia fondamentale affrontare il tema della sicurezza del personale della sanità in tutti i presidi dell’AUSL Romagna, ed il  rinnovo del loro contratto, che permetta a tutti gli operatori della sanità di ottenere il giusto riconoscimento anche economico della loro professionalità ed impegno”.

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