La CISL FP Romagna respinge con decisione le recenti affermazioni della Fp Cgil sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Sanità Pubblica 2022-2024. Le accuse, secondo cui l’accordo “svenderebbe le professionalità” e vedrebbe le sigle firmatarie, inclusa la CISL FP, quali “complici” del governo, sono definite dalla CISL FP Romagna“categoricamente infondate”.“Abbiamo agito con un profondo senso di responsabilità e pragmatismo, ottenendo un risultato tangibile che restituisce dignità e diritti ai professionisti del Servizio Sanitario Nazionale,” dichiara la CISL FP Romagna in una nota ufficiale. La Federazione ci tiene a sottolineare come questo accordo sia il frutto di una trattativa complessa e di una forte maggioranza negoziale. Non è un caso che sigle CISL FP, insieme alle altre organizzazioni firmatarie, rappresentino la maggioranza dei lavoratori del comparto, conferendo piena legittimità a un contratto che è, per sua natura, nazionale e interessa tutti i dipendenti della Sanità Pubblica.“La nostra storia nella contrattazione è la più eloquente dimostrazione di un’azione concreta e lontana dalle polemiche – sottolinea Mario Giovanni Cozza segretario generale Cisl FP Romagna –.Abbiamo attraversato il difficile periodo del blocco contrattuale dal 2010 al 2018, anni in cui i lavoratori hanno subito una dolorosa perdita del 16% del potere d’acquisto rispetto al privato, e la CISL FP si è strenuamente battuta per invertire questa tendenza. Siamo stati protagonisti dei successivi rinnovi del CCNL, ottenendo tra il 2016 e il 2018 aumenti del 3,48% – pari a 85 euro lordi mensili – e, dopo aver sottoscritto il Patto per il lavoro pubblico e la coesione sociale nel marzo 2021, un ulteriore incremento del 4,07%nel biennio 2019-2021. È fondamentale ricordare che tutti questi CCNL sono stati sottoscritti unanimemente da tutte le Organizzazioni Sindacali, incluse quelle che oggi definiscono inaccettabile il 7% di aumento previsto per la tornata 2022-2024. Questo percorso testimonia il nostro impegno costante e la nostra capacità di tradurre le istanze dei lavoratori in risultati tangibili. “Lungi dal “svendere” le professionalità, il nuovo contratto introduce miglioramenti concreti e misurabili. Parliamo di incrementi della paga base, delle indennità di pronto soccorso, delle indennità specifiche professionali e del malato e promozione della salute alle quali aggiungiamo il finanziamento dei fondi per il salario accessorio, arriviamo ad una media di 172,37 euro per i 580.000 mila dipendenti del SSN, un riconoscimento economico tangibile che era atteso da tempo. Ma non solo: l’accordo migliora in modo sostanziale l’equilibrio tra vita professionale e personale, introducendo innovazioni importanti come l’applicazione di limiti alla pronta disponibilità e un accesso facilitato al lavoro agile e alla settimana corta. Queste misure sono state pensate proprio per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e valorizzare il loro impegno quotidiano.Inoltre, il contratto rafforza la tutela e la valorizzazione del personale, prevedendo ad esempio l’esonero dai turni notturni e dalla pronta disponibilità per i professionistiover 60, e offrendo la possibilità di accedere alle ferie solidali anche per l’assistenza a genitori o figli maggiorenni. C’è poi un notevole miglioramento nell’ordinamento professionale, che abbassa le barriere per l’accesso a determinate aree e incarichi, favorendo progressioni di carriera e passaggi di fascia. Non da ultimo, sono state stanziate risorse specifiche per indennità cruciali come quelle di pronto soccorso e le tutele per i dipendenti vittima di aggressioni durante il servizio.Questi risultati potevano essere raggiunti già a marzo 2024, 16 mesi fa! Ma alcuni sindacati hanno preferito bloccarlo fino ai giorni scorsi, per guadagnare un pugno di voti in più alle RSU, Ciò nonostante, i lavoratori, le lavoratrici, tutti i professionisti della sanità pubblica, ci hanno riconosciuto coerenza, confermandoci primo sindacato a livello nazionale nel settore sanitario pubblico.Avevamo promesso che avremmo lottato per avere subito il nuovo contratto.La CISL FP Romagna insiste: “la firma di questo contratto non è stata una “complicità”, ma una scelta strategica e necessaria. “Senza la nostra sottoscrizione e quella delle altre sigle di maggioranza, il contratto sarebbe rimasto bloccato per chissà quanto tempo, penalizzando ulteriormente i lavoratori con l’ulteriore perdita di aumenti e arretrati,” sottolinea la Federazione. L’obiettivo era chiaro: garantire benefici immediati e, al contempo, gettare le basi per una nuova e più proficua stagione di rinnovi contrattuali”. Guardando già al futuro, la CISL FP si sta adoperando fin da ora per l’apertura delle trattative per il rinnovo del CCNL 2025-2027. “Assicuriamo la massima continuità al percorso negoziale e proseguiremo con determinazione nel cammino di valorizzazione economica e normativa di tutto il personale sanitario,”conclude la nota. “Siamo fermamente convinti che la contrattazione collettiva e aziendale, siano gli strumenti da utilizzare per tutelare gli interessi dei lavoratori e non faremo un passo indietro nella nostra azione sindacale.”