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Lazio. Assemblea Regionale Usr Cisl. Intervengono Rocca, Gualtieri e Sbarra. Coppotelli: “I nostri iscritti aumentano, un segnale di ottima salute di un sindacato, la Cisl, che si confronta sui temi e si assume le responsabilità”

“Guidiamo il cambiamento”: è questo il tema dell’assemblea regionale organizzativa della Cisl Lazio, che si terrà martedì 24 ottobre a Roma (Nazionale Spazio Life, via Palermo 12). Un appuntamento di grande importanza. Ad aprire i lavori, intorno alle 9.30, sarà il segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli. Alle 10 è fissato l’intervento del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, poi a seguire quello del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Alle 11 la relazione di Rosita Pelecca, segretaria organizzativa della Cisl Lazio. Dopo un ampio e approfondito dibattito, alle 16 le conclusioni del segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra.
Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, spiega: “Intanto è importante partire dal contesto di una organizzazione sindacale, la Cisl del Lazio appunto, che è cresciuta dal 2019 al 2022 di 7.053 iscritti. Passando da 285.591 iscritti a 292.644. Un sindacato in piena salute quindi e questo è un elemento di forza, di libertà e di stabilità. Siamo un punto di riferimento, il che ci inorgoglisce e ci carica di responsabilità”.
Nella relazione introduttiva Coppotelli toccherà diversi punti, a trecentosessanta gradi.
Da anni, con puntualità e competenza, la Cisl si muove nel contesto regionale da protagonista, partecipando ai processi di governance locale, impegnando gli attori sociali ed economici presenti per sperimentare processi di rigenerazione territoriale. Con la convinzione che sono infatti i Sistemi Produttivi Locali, le reti d’Impresa, stanziate localmente, che generano ricchezza, valore, innovazione per il Paese.
Argomenta Coppotelli: “La nuova competizione si gioca tra territori, tra vantaggi competitivi che essi generano o sull’attrattività che creano per le imprese che vogliono investire. Le politiche che la Cisl regionale sta praticando vanno in questa direzione, cercando di pensare globalmente, agendo localmente per contrattare e concertare fattivamente nella direzione che conduce allo sviluppo del territorio del Lazio, originando un rinnovamento economico e sociale, contribuendo a migliorare la capacità di risposta dei cittadini, dei lavoratori, dei pensionati”.
Rileva il segretario della Cisl Lazio: “Nel periodo che va dal 2019 ad oggi è stato indispensabile esercitare la responsabilità, elemento sostanziale per garantire la coesione sociale e preparare le basi per riaprire insieme una nuova pagina, fatta di accordi, proposte ed una visione di Regione che crea valore e ricchezza per il Paese. Diviene pertanto preminente migliorare le relazioni tra attori, nell’ambito di processi di pianificazione aperti, decentrati, basati sulla collaborazione e sulla partecipazione definendo una prospettiva di sviluppo e coordinandola in termini di attrazione di investimenti ed esportazione di prodotti e servizi, attraverso politiche territoriali efficienti che partono dall’articolazione di una sintesi tra tradizione ed innovazione, esperienza e prospettiva, connessione ed identità, contaminazione ed essenzialità”.
Prosegue Coppotelli: Poi c’è la “partecipazione al lavoro”: una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl che disciplina in ogni dettaglio la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese. La proposta nasce con l’intento di dare piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione. La partecipazione dei lavoratori alle imprese non è solo il vettore di uno sviluppo economico ma anche un mezzo per la realizzazione di un progresso sociale, un traguardo necessario per il completamento della democrazia”.
Conclude Coppotelli: “La Cisl declina i valori in atti concreti, a cominciare dalla centralità della persona nel mondo del lavoro. Non mi stancherò mai di ripetere che questo è il momento della responsabilità e non della demagogia. C’è l’ambizione di “guidare il cambiamento” attraverso dei processi di condivisione con la nostra base e di confronti con gli altri attori del panorama economico e sociale del Lazio. Con la schiena dritta e con la forza dei nostri iscritti. I numeri non mentono”.

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