“L’adesione allo sciopero dei lavoratori della E.Giovi, l’azienda che si occupa della gestione della discarica e del Tmb di Malagrotta, oggi è stata altissima e ha toccato il 90 per cento: i quasi 50 dipendenti del sito di conferimento hanno passato la mattinata tutti insieme, di fronte a Palazzo Valentini, per chiedere la tutela del loro lavoro e garanzie sul futuro, raggiunti dai colleghi addetti all’impianto di trattamento meccanico biologico che hanno espresso la loro solidarietà. Abbiamo appreso un fatto positivo: finalmente, nel corso della riunione in Prefettura, avvenuta in concomitanza alla protesta, si è parlato di prospettive e risposte concrete per i lavoratori e le loro famiglie. Nei prossimi giorni gli incontri proseguiranno: noi chiediamo garanzie e teniamo alta l’attenzione, non siamo disposti a indietreggiare”.E’quanto si legge in una nota del segretario regionale responsabile del dipartimento Igiene ambientale della Fit-Cisl del Lazio, Massimiliano Gualandri, e di Gianluca Deiua, della Fit-Cisl Lazio, in cui si aggiunge che “il dato positivo è che, a quanto ci è stato riferito, si è finalmente iniziato a parlare del futuro dei lavoratori, preoccupati dall’attuale mancanza di liquidità della E.Giovi e dall’inizio dei lavori di cinturazione e capping della discarica: su questo ultimo punto torniamo a chiedere conferme sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle professionalità della E.Giovi. Adesso chiediamo che le interlocuzioni portino a soluzioni urgenti in risposta alle nostre richieste: il 28 febbraio le aree interessate alla cinturazione e al capping saranno consegnate al commissario unico per le bonifiche. Entro quella data i lavoratori meritano di ricevere certezze e sicurezze”.