Questa mattina il punto sulla “contrattazione decentrata tra Welfare integrativo e salario variabile”: tramite la negoziazione, la vita di molte persone può migliorare enormemente
Lavoro agile, work-life balance, settimana corta e riduzione degli orari a parità di salario. E ancora, premio di risultato, welfare integrativo e una Webapp che facilita e personalizza l’accesso alle offerte pubbliche in termini di bonus e agevolazioni: elementi importanti, alla luce perdita del potere d’acquisto degli stipendi. Questi i temi al centro del seminario formativo “La contrattazione decentrata tra Welfare integrativo e salario variabile”, organizzato questa mattina dalla Fit-Cisl del Lazio presso il Centro Studi Fit-Cisl, in via degli Anamari 20, a Roma.Un momento di riflessione comune e di studio sulle possibilità aperte dalla contrattazione integrativa, curato dalla ricercatrice Inapp Rosita Zucaro: un excursus sulle sperimentazioni in atto in alcune aziende per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e il conseguente miglioramento del bilanciamento vita-lavoro delle persone. Secondo prime analisi, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio avrebbe effetti migliorativi sulla produttività delle aziende, rappresentando una misura ‘win-win’. L’altro tema affrontato dalla ricercatrice riguarda la contrattazione sui premi di produttività, che dovrebbe essere affrontata con una particolare attenzione alle tematiche di genere e che dovrebbe conoscere una diffusione quanto più capillare per il miglioramento della questione salariale.In conclusione del momento seminariale, un’esercitazione sulla contrattazione integrativa e, a seguire, l’intervento di Giovanni Scansani, co-founder di Bonoos, piattaforma di welfare integrato e docente a contratto del Laboratorio di Progettazione di Piani di Welfare Aziendale in Università Cattolica: ha presentato un’innovativa soluzione basata su una Webapp che aggrega, organizza, monitora e semplifica le informazioni relative all’offerta pubblica in materia di bonus e agevolazioni, facilitandone l’accesso ai lavoratori e con la quale le aziende possono efficientare e integrare i loro piani di Welfare aziendale, generando ulteriore sostegno ai redditi senza budget aggiuntivi.