Oggi si è aperto il XIX Congresso del sindacato “Insieme per esserci. Cambiare in sicurezza” presso il Carpegna Palace Hotel, a Roma. La relazione di apertura del Segretario generale Costantini delinea le sfide dei prossimi anni.
“La pandemia ha evidenziato in maniera drammatica le fragilità del nostro territorio e della nostra società. Nel 2020 il numero di CIG a Roma e nel Lazio è cresciuto del 1581% rispetto al 2019 e nel 2021 il dato è ancora in crescita. Nonostante ciò, lo shock pandemico potrebbe anche rappresentare un positivo acceleratore di trasformazioni positive e importanti. Come sindacato abbiamo davanti un futuro di sfide su temi vecchi e nuovi. Come la sicurezza sul lavoro che non è un lusso, è un dovere di civiltà. E ancora, la protezione delle future generazioni, la sostenibilità ambientale, la rappresentanza dei nuovi lavori, la protezione della persona nel mercato del lavoro, la contrattazione e la partecipazione, le pari opportunità e la parità di genere. Il sindacato è e rimane fondamentale per garantire equità e protezione sociale attraverso la contrattazione di tutele e diritti”.
Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal Segretario Generale della Cisl Roma Capitale Rieti, Carlo Costantini, aprendo i lavori del XIX Congresso della Ust in corso al Carpegna Palace Hotel, in via Aurelia 481. Una relazione di apertura che si è svolta alla presenza di numerosi ospiti e il segretario generale della Cisl nazionale Luigi Sbarra che ha chiuso la prima giornata congressuale.
“Su Roma poi dobbiamo essere chiari – ha precisato il sindacalista -. Ci sono criticità storiche, come rifiuti e trasporti, che vanno risolte una volta per tutte, così come il riordino delle partecipate. Contestualmente dobbiamo dare risposte a quelle emergenze che la pandemia ha moltiplicato: penso alle condizioni di povertà e fragilità sociali, all’emergenza casa e al welfare abitativo, alla frattura tra centro e periferia, alla precarietà sempre più marcata nel lavoro e nella vita. Roma, lo scorso anno, è stata la città che ha registrato il numero più alto di vittime sul lavoro: non è tollerabile. Per questo dico e sottolineo, che dobbiamo dare un segnale forte di rottura e siglare un Patto per il lavoro tra sindacato, parti datoriali e amministrazione affinché a Roma si rilanci la qualità del lavoro, il rispetto dei contratti nazionali, la valorizzazione delle competenze e delle professionalità. Bene, quindi, la convocazione inviata a Cgil Cisl e Uil dal sindaco Gualtieri per avviare il confronto sul Patto per il lavoro avviato prima delle elezioni comunali”.