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Lazio. Convegno della CISL del Lazio oggi a Roma, oltre 500 persone in sala per l’iniziativa sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Pubblicato il 18 Apr, 2023

L’adozione del PNRR è una vera e propria rivoluzione, un cambio di paradigma, per l’Italia e, con il Next generation EU, per l’Europa. Dopo decenni di “meno Stato più mercato” sotto la pressione dell’emergenza COVID si ritorna finalmente a fare un Piano, ovvero un insieme coordinato di interventi pubblici. Per questo è assolutamente necessario che il Piano funzioni, ma il 70 % del PNRR dipende dal buon funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni.

Ad aprire i lavori la Segretaria Regionale della CISL Lazio Rosita Pelecca, una relazione che ha toccato le tante criticità del piano ma soprattutto le proposte del Sindacato. A seguire l’intervento del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha ringraziato il Segretario Generale CISL Lazio Enrico Coppotelli ed il Segretario Generale della CISL Nazionale Luigi Sbarra, sottolineando che il PNRR rappresenta una straordinaria opportunità per modernizzare la Regione Lazio e che rappresenta una priorità assoluta con l’impegno di non fallire la scadenza del 2026.

A seguire la tavola rotonda, moderata dalla giornalista del TG1 Economia Barbara Capponi, che ha visto alternarsi il Presidente della Corte dei Conti del Lazio e Vice Presidente Nazionale, il Magistrato Tommaso Miele, l’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma Eugenio Patanè che ha sostituito il Sindaco Gualtieri, il Sindaco di Viterbo Chiara Frontini, il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, il Prof. Luciano Monti della LUISS ed il Segretario Generale della CISL Lazio Enrico Coppotelli che ha proposto un patto per la legalità alla Giunta Regionale, per evitare infiltrazioni criminali nel Lazio alla luce delle ingenti risorse del PNRR, rimarcando al contempo un ruolo della CISL di proposta, partecipazione, stimolo e visione. Nel Lazio, ha continuato Enrico Coppotelli, la cabina di regia sul PNRR sta lavorando da oltre un anno ed ora abbiamo ancor di più la necessità di riprendere quei tavoli per concretizzare quanto già detto in premessa. Un ruolo di grandissima responsabilità ed interesse generale per lo sviluppo sociale e produttivo del Lazio alla quale la CISL non vuole sottrarsi nella maniera più assoluta. A giorni dovremmo sottoscrivere l’accordo regionale con Anci Lazio dove tenteremo di dare gambe alla nostra visione di futuro, quella dei Lavoratori dipendenti e Pensionati. In questo ultimo anno e mezzo abbiamo animato con instancabile azione i nostri territori attraverso laboratori di studio sulle missioni, incontri con autorevoli esperti, seminari e impegni congressuali che abbiamo voluto sia nei confronti delle nostre Unioni Sindacali Territoriali che delle nostre Federazioni Regionali di Categoria.

A concludere i lavori il Segretario Generale della CISL Nazionale Luigi Sbarra:~“Bisogna accelerare la realizzazione del PNRR, scongiurando il rischio di lasciare indietro risorse e progetti. Fallire non è un’opzione. Non possiamo permettercelo”. “Dobbiamo rafforzare la governance partecipata ed il partenariato sociale, avvicinandolo ai comuni e agli Enti Locali, garantendo trasparenza, legalità, buone flessibilità per rispettare i cronoprogrammi. Vero è che i costi realizzativi sulle infrastrutture prioritarie sono aumentati del 26% rispetto all’inizio.

Ma questa semmai è la ragione per aumentare gli stanziamenti, magari attraverso una programmazione integrata con altri fondi nazionali ed europei. Serve corresponsabilità sociale: solo in questo modo si possono attivare quelle buone flessibilità negoziate che servono ad accelerare. Questo vale anche per la regione Lazio, con la sua complessità, i suoi enormi asset produttivi e sociali, ma anche i suoi ampi margini di sviluppo ancora inespressi.~ Tanto più se si pensa agli spazi aperti dalle risorse del PNRR. Oltre 17 miliardi e 41 progetti che dovranno riconfigurare il volto di questa regione, anche in vista di opportunità irripetibili come il Giubileo e la candidatura ad Expo 2030 per cui tutti tifiamo”.

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