La ZES unica è una misura fondamentale anche per la nostra Regione. Poche ore fa la notizia di l’allargamento della Zona Economica Speciale alle Regioni Marche e Umbria.
Si tratta di un passaggio importante, che conferma la centralità del tema e la necessità di uno sviluppo equilibrato anche del Lazio».
Lo dichiara Enrico Coppotelli, Segretario Generale della CISL Lazio, che da tempo sollecita l’inclusione della Regione Lazio tra le aree che potrebbero beneficiare dei vantaggi della ZES unica del Mezzogiorno.
«La CISL Lazio – prosegue Coppotelli – ha affrontato in più occasioni, da novembre scorso a oggi, la questione dell’allargamento della ZES. Lo abbiamo ribadito anche durante il nostro congresso regionale: è fondamentale che anche il Lazio sia pienamente agganciato ai benefici previsti per il Sud, per evitare gravi penalizzazioni e una perdita di attrattività in termini di investimenti e nuovi insediamenti industriali».
Alla luce delle notizie di queste ore, la CISL Lazio continua a chiedere che anche la Regione Lazio sia ricomprese nella ZES al pari di Marche e Umbria e che l’estensione dei benefici possa riguardare l’intero territorio regionale, oggi esposto a una crescente fragilità industriale ed economica.
«I dati sul comparto produttivo e in particolare sull’automotive parlano chiaro – sottolinea Coppotelli –. La crisi è profonda e rischia di esplodere da un momento all’altro. È evidente che non c’è più tempo da perdere. Ben venga quindi l’istituzione della ZES, ma è necessario che anche il Lazio ne faccia parte a pieno titolo, con misure strutturali di rilancio e attrazione di nuovi investimenti».
«Le notizie sul tema, di queste ore, conferma la validità della nostra proposta e rafforza la necessità di includere anche il Lazio in questa strategia nazionale di sviluppo. La CISL Lazio continuerà attraverso il dialogo ed il confronto a lavorare affinché il nostro territorio non resti ai margini di questa nuova stagione di crescita e opportunità».