“Roma è un gigante dai piedi d’argilla? È questa una delle domande che ci porremo il prossimo 7 novembre all’evento che abbiamo organizzato in Regione Lazio, per avanzare ai decisori politici le nostre proposte, le nostre idee, i nostri suggerimenti, analizzando i dati e la situazione da cui partiamo, e provando ad immaginare un futuro possibile. Roma oggi è una città di cantieri ma domani? A nostro parere, la Capitale non è e non può essere solo turismo e ricettività alberghiera, ma deve orientare le proprie vele verso attività industriali più strategiche e innovative”.
Lo scrive, in una nota, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio.
“Roma, da sola, produce oltre l’ottanta per cento della ricchezza regionale. Sembrerebbe un ‘caterpillar’ dell’economia ma, invece, continuano a persistere debolezze strutturali irrisolte. Pensiamo solo alla difficile quotidianità da gestire per milioni di cittadini, pendolari, turisti, famiglie e imprese. Alle enormi fratture e disuguaglianze sociali e territoriali. Al lavoro che continua ad essere diviso e divisivo con una parte di lavoratori tutelati e un’altra di lavoratori condannati ad una precarietà senza speranza, visto e considerato che, se in Italia i contratti a tempo indeterminato sono cresciuti, Roma continua a mostrare un andamento anticiclico dove crescono solo quelli a tempo determinato. Per questo pensiamo che le risorse finanziarie destinate dal Governo per il Giubileo, unitamente a quelle del PNRR e dei fondi strutturali nazionali, europei e regionali, debbano essere la grande occasione per uscire dalla stagnazione nella quale è crollata l’economia Capitolina. Per evitare che il Giubileo sia un’occasione mancata dobbiamo quindi farci la domanda delle domande: quale città vogliamo dopo il Giubileo? Su questo e su altri temi, ci confronteremo nel corso del nostro evento, il prossimo 7 novembre alla Sala Tirreno della Regione Lazio”.