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Lazio. Coppotelli (Cisl): “Salario minimo a Civitavecchia? Netta contrarietà a delibera Comune. Atto politico e non efficace”

Pubblicato il 5 Ago, 2024

Ribadiamo la nostra netta contrarietà alla delibera approvata dalla giunta Piendibene riguardo l’introduzione di un valore economico arbitrario che prescinda dai CCNL negli appalti del Comune di Civitavecchia.

Riteniamo tale atto inefficace, controproducente, che rischia di creare contenzioso e di schiacciare verso il basso i riferimenti retributivi dei lavoratori”. 

E’ quanto sostiene il Segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli. “Avevamo già espresso la posizione della Cisl di Roma Capitale e Rieti che  indica la contrattazione collettiva ed infatti sia il Sindaco di Civitavecchia che l’assessore al lavoro Alessi sanno che nelle scorse settimane avevamo comunicato tramite lettera ufficialmente la nostra posizione ma soprattutto la soluzione.

Ma loro hanno preferito escludere la Cisl e chiudere un accordo a tavolo ancora aperto con altre sigle sindacali.

Come Cisl di Roma Capitale e Rieti abbiamo messo sul tavolo una visione di pianificazione, di un ordinato e sostenibile sviluppo sul territorio di Civitavecchia e tutto quanto può riferirsi alla realizzazione di iniziative che abbiano al centro la ” Buona occupazione”. 

Per noi, continua Coppotelli, con il termine si intende una corretta e diffusa applicazione dei CCNL e i relativi contratti integrativi stipulati dalla Associazioni Sindacali e Datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e strettamente connessi all’attività oggetto dell’appalto. Altresì un rispetto integrale delle norme che attengano alla sicurezza sul lavoro, una sollecita attenzione a contrastare ogni forma di marginalità, discriminazione o esclusione dal mondo del lavoro, un deciso contrasto a politiche di bassi salari. A quest’ultimo proposito abbiamo chiesto che per gli appalti e i sub appalti del Comune di Civitavecchia o delle Partecipate comunali siano applicati i CCNL e i relativi contratti integrativi stipulati dalla Associazioni Sindacali e Datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e strettamente connessi all’attività oggetto dell’appalto.

Come peraltro avvenuto in altre Amministrazioni Comunali del territorio regionale a firma congiunta Cgil, Cisl e Uil.

Inoltre, conclude Coppotelli, atti di indirizzo come questo del Comune di Civitavecchia non sono condivisibili nel metodo e nel merito semmai dovrebbero essere promossi con la partecipazione ed il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti, anche della Cisl di Roma Capitale e Rieti e non solo di altri.

Per questo chiediamo l’apertura di un nuovo e di un ulteriore confronto nel quale proporre e stipulare un nuovo Protocollo o accordo quadro che escludano però la condizione di una soglia retributiva minima oraria, ma il riconoscimento ai lavoratori del trattamento economico complessivo previsto dai CCNL maggiormente applicati e sottoscritti dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.

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