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Lazio. Falcucci (Fisascat-Cisl Roma):  “Sport e commercio. Vittoria per una lavoratrice vittima di violenza sul luogo di lavoro: ha ottenuto trasferimento”

Pubblicato il 13 Mag, 2025

“Abbiamo raggiunto una vittoria, un risultato importante per noi e per tutti, che vorremmo fosse di esempio per chi si trovi in situazioni simili: grazie allo  Sportello Donna Fisascat-Roma , all’importante supporto della  Consigliera di Parità e soprattutto alla determinazione di una lavoratrice coraggiosa, che ha chiesto il rispetto dei propri diritti dopo aver subito un’aggressione fisica da parte di un cliente sul luogo di lavoro, l’azienda ha concesso il trasferimento in un diverso reparto. Una decisione significativa nel contesto del settore sport e commercio”.

È quanto si legge in una nota di Giulia Falcucci, segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, in cui si aggiunge che “riteniamo fondamentale raccontare e condividere questi episodi per incoraggiare tutte le persone a far valere i propri diritti e le proprie necessità. È importante sapere che, a tutela di chi subisce condotte discriminatorie, esistono strumenti concreti: il sindacato, le Consigliere di Parità e l’Ispettorato del Lavoro. Rivolgersi a questi canali non è solo utile per affrontare una situazione individuale, ma contribuisce a diffondere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza nei luoghi di lavoro”.

“La lavoratrice, aggredita fisicamente nell’ottobre 2024 da un cliente abituale e costretta a ricorrere al pronto soccorso con una prognosi di diversi giorni, ha vissuto mesi di profondo disagio per il timore di incontrare di nuovo il suo aggressore. Inizialmente il trasferimento era stato negato e lei era rimasta in una condizione di continua preoccupazione. Grazie alla sua tenacia, al supporto sindacale e all’intervento della Consigliera Baldoni, la lavoratrice ha ottenuto quanto richiesto: un trasferimento che ristabilisce condizioni minime di sicurezza e dignità sul lavoro”.

“Un ruolo altrettanto determinante – sottolinea Falcucci – è quello di chi rappresenta il sindacato all’interno dell’azienda: queste figure fungono da presidio costante, da filtro tra lavoratori e direzione aziendale, offrendo ascolto, supporto e vigilanza. Non esistono solo le violenze fisiche, ma anche violenze psicologiche, spesso invisibili ma profondamente dannose. È per questo che la presenza sindacale attiva e formata è essenziale nella prevenzione e nel contrasto a ogni forma di abuso o discriminazione, molestie o violenze. Continueremo a fare tutto il possibile per garantire tutela, ascolto e supporto a ogni donna e a ogni persona che affronti momenti di fragilità o violazione dei diritti sul lavoro. Quella ottenuta è una vittoria che riguarda tutti: un passo concreto verso un ambiente lavorativo più sicuro, più rispettoso e più giusto.”

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