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Lazio. Fit-Cisl: “Appalti ferroviari. Il 25 febbraio audizione in Consiglio regionale: 1600 lavoratori in balìa di ribassi, esuberi e cig”

Pubblicato il 19 Feb, 2025


“In seguito a una richiesta di incontro, inoltrata congiuntamente alla Filt-Cgil , siamo stati convocati, per il prossimo 25 febbraio, alle 14.30, in audizione presso la VI Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Lazio per affrontare, insieme all’assessore alla Mobilità, Trasporti, Tutela del territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio, Fabrizio Ghera, un tema che da tempo ci suscita la nostra preoccupazione: le criticità degli appalti ferroviari, ovvero della ristorazione e pulizia a bordo treno, della pulizia a terra dei materiali rotabili e dei plessi ferroviari e dell’accompagnamento notte e servizi di assistenza in stazione”. E’quanto si legge in una nota del responsabile del dipartimento Attività ferroviarie e servizi, Fabio Bonavigo, in cui si aggiunge che “stiamo parlando di numeri importanti, ovvero di un bacino di circa 10mila lavoratori sul territorio nazionale, di cui il 17%, ovvero circa 1600 persone e famiglie, abitano nel Lazio. Questi lavoratori, che svolgono attività pesanti, cosiddette labour intensive, sono spesso costretti ad affrontare la sostanziale elusione contrattuale da parte delle aziende, che, in aggiunta,  si aggiudicano le gare con ribassi di norma superiori al 30 per cento: la conseguenza è che spesso si ricorre alla dichiarazione di esuberi e alla cassa integrazione. Di fatto, quindi, viene posto a carico della collettività e dei contribuenti il costo della manodopera, la quale viene al contempo fortemente penalizzata”.“ La situazione che abbiamo descritto ci preoccupa doppiamente – si conclude nella nota: per i dipendenti, che subiscono, sulla loro pelle, una vera e propria prassi distorsiva, e per l’utenza – soprattuto per i pendolari, già alle prese con il Giubileo e con i disagi derivanti dai cantieri -, che avrebbe bisogno di servizi effettuati da un organico pieno. Il circolo vizioso tra gare vinte con ribassi superiori al 30 per cento e il relativo utilizzo di cassa integrazione ed esuberi deve interrompersi, perché crea gravi svantaggi per i lavoratori, per l’utenza e per i contribuenti: sostanzialmente, per tutti”.

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