“La Mitsukoshi Italia, grande magazzino storico di via Nazionale, ha deciso di spegnere per sempre le sue luminose vetrine, che fin dal 1975 hanno attratto migliaia di turisti. Si tratta di un gesto incomprensibile, che dovrebbe realizzarsi a dicembre, e che getterebbe nella disperazione 46 dipendenti, molti dei quali ultracinquantenni ma ancora lontani dalla pensione”.
E’l’allarme lanciato da Lucio Mazzei, della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti, in una nota in cui aggiunge che “la prossima settimana dovrebbe tenersi un incontro con l’azienda, a cui chiediamo di provvedere alla miglior tutela possibile nei confronti dei dipendenti, in un momento in cui le prospettive di ricollocamento nel settore commercio sono diventate remote a causa della pandemia. Non sarebbe accettabile se i lavoratori fossero lasciati a se stessi, proprio in un momento di riapertura dei confini nazionali e del commercio, momento ci saremmo aspettati di assistere a un rilancio, è stato oggetto di nostre precise proposte, e non alla chiusura e al conseguente licenziamento dei dipendenti”.
“Purtroppo non è la prima volta, in questi mesi, in cui assistiamo a un penoso disinvestimento da parte di realtà industriali solide, internazionali e produttive, che dovrebbe essere attenzionato da parte delle Istituzioni – prosegue il sindacalista -. Richiamiamo queste aziende al dialogo e al rispetto dei lavoratori, in una parola alla riscoperta della responsabilità sociale di impresa. Per parte nostra, non lasceremo nulla di intentato e faremo il possibile per dare garanzie ai lavoratori”.