“Le notizie che ci arrivano dalle lavoratrici e dai lavoratori confermano la scelta delle aziende a marchio Euronics di agire fuori dal perimetro delle regole che discendono da leggi e contratto e, aggiungiamo, oltre ogni misura di buon senso: dopo l’annuncio della crisi, senza alcuna comunicazione preventiva alle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative, lo scandalo della comunicazione dei licenziamenti tramite whatsapp!
Il tutto, nel silenzio assordante di EURONICS, azienda detentrice del marchio, che abbiamo provato a coinvolgere e che ad oggi non ha restituito alcun segno di interesse e riscontro.
Solo pochi giorni fa, infatti, avevamo denunciato le tante incertezze relative al futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e chiesto ad Euronics – e alle aziende a marchio Euronics presenti sul territorio – di fare chiarezza, con la massima urgenza, sulle prospettive di permanenza a Roma e nel Lazio. Dopo anni di ricorso ad ammortizzatori sociali, interventi pesantissimi sulle condizioni di lavoro – col passaggio, da ultimo, al CCNL CISAL, fortemente penalizzante sotto il profilo contrattuale e retributivo – l’annuncio di una crisi senza ritorno aveva gettato nel panico tutti i dipendenti e, ovviamente, le loro famiglie.
Il silenzio e le mancate risposte ci indignano, ma non ci fermeranno: abbiamo chiesto alla Regione una convocazione urgente dell’azienda e stiamo attivando tutti gli strumenti di tutela, a livello locale e nazionale, per difendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, contrastando gli scandalosi licenziamenti annunciati via whatsapp e, allo stesso tempo, esercitando il nostro ruolo rispetto alla procedura di licenziamento collettivo avviata in tutta Italia da KUS, altra società del marchio.
E’ quanto si legge in una nota della Filcams Cgil Roma Lazio e Frosinone Latina, e della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti e Frosinone, in cui si aggiunge che “data l’urgenza e la gravità della situazione attendiamo un riscontro immediato: non è accettabile che i lavoratori siano raggiunti dalla gravissima notizia di una procedura di licenziamento, senza avere contezza di cosa si prospetta loro. Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché queste persone siano rispettate e affinché la loro voce sia ascoltata”.